Premio Strega 2024 a Donatella Di Pietrantonio con il libro "L'età fragile": sul podio Voltolini e Valerio
Donatella Di Pietrantonio ha vinto il Premio Strega 2024 con il romanzo "L'età fragile": di cosa parla il libro finito davanti a quelli di Dario Voltolini e Chiara Valerio
Alla fine, ha vinto la favorita. Poco dopo la mezzanotte di venerdì 5 luglio il Premio Strega 2024 è stato assegnato alla scrittrice Donatella Di Pietrantonio per il romanzo L’età fragile, che ha chiuso davanti ai libri di Dario Voltoni e Chiara Valerio.
- Chi ha vinto il Premio Strega 2024
- La classifica dei 6 finalisti
- La reazione della vincitrice
- Di cosa parla il libro "L'età fragile"
- Chi è Donatella Di Pietrantonio
Chi ha vinto il Premio Strega 2024
Donatella Di Pietrantonio ha vinto il Premio Strega 2024 con 189 voti per il suo romanzo L’età fragile.
Un successo netto, visto che Dario Voltolini si è aggiudicato il secondo con Invernale (La nave Di Teseo), che ha conquistato 143 voti. Poco più indietro Chiara Valerio, che con Chi dice e chi tace (Sellerio) si è fermata a 138 voti.
La classifica dei 6 finalisti
Ecco la classifica della sestina finalista:
- Donatella Di Pietrantonio, L’età fragile: 189 voti;
- Dario Voltolini, Invernale: 143 voti;
- Chiara Valerio, Chi dice e chi tace: 138 voti;
- Raffaella Romagnolo, Aggiustare l’universo (Mondadori): 83 voti;
- Paolo Di Paolo, Romanzo senza umani (Feltrinelli): 66 voti;
- Tommaso Giartosi, Autobiogrammatica (minimum fax): 25 voti.
A presiedere il seggio Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci al posto Di Ada d’Adamo, vincitrice nel 2023, morta l’1 aprile dello scorso anno a cui sarebbe spettato il ruolo, come da consuetudine.
Hanno votato in 644 su 700 aventi diritto (92%): oltre ai 400 Amici della domenica, in giuria anche 245 tra studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da 35 Istituti italiani dI cultura all’estero, oltre a 30 lettori forti scelti nel mondo delle professioni e dell’imprenditoria e 25 collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura, tra cui i circoli costituiti presso le Biblioteche di Roma.
Tra i nuovi giurati, entrati quest’anno a far parte degli Amici della domenica ci sono:
- Roberto Andò;
- Alessandro Baricco;
- Anna Bonaiuto;
- Giulia Caminito;
- Giordano Bruno Guerri;
- Mauro Mazza;
- Antonella Polimeni;
- Loretta Santini;
- Roberto Vecchioni.
La reazione della vincitrice
Grande gioia per Donatella Di Pietrantonio dopo la vittoria del Premio Strega 2024. Ecco le sue prime parole, dopo aver bevuto per due volte – come da tradizione – dalla bottiglia dello Strega:
“Prometto che userò la mia voce scritta e orale in difesa di diritti per cui la mia generazione di donne ha molto lottato e che oggi non sono più scontati. Ringrazio la Fondazione Bellonci, i miei compagni e compagne di viaggio. Il mio editore come gruppo e come squadra perchè la scrittura è un atto molto solitario ma il libro è il risultato di un grande lavoro di squadra. Grazie a voi”.
Di cosa parla il libro “L’età fragile”
L’età fragile è un libro dedicato alle sopravvissute, in cui attraverso il rapporto tra una madre (Lucia) e la figlia 22enne (Amanda) si scardinano gli stereotipi sugli anni e sulla sicurezza dei piccoli luoghi di provincia, con sullo sfondo la pandemia.
Nel libro, per la prima volta, Donatella Di Pietrantonio – che non ha mai lasciato la sua professione di dentista dei bambini – ha affrontato anche la violenza di genere, rievocando un fatto di cronaca nera accaduto nel 1997 nel suo Abruzzo.
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Chi è Donatella Di Pietrantonio
Donatella Di Pietrantonio è nata il 5 gennaio 1962 ad Arsita, in provincia di Teramo.
Nel 1986 si è laureata in Odontoiatria a L’Aquila, per poi trasferirsi a Penne – in provincia di Pescara – per iniziare a lavorare come dentista pediatrica.
Nel 2011 il romanzo d’esordio Mia madre è un fiume, ambientato nei suoi luoghi di origine.
Nello stesso anno ha pubblicato il racconto Lo sfregio sulla rivista Granta Italia di Rizzoli.
Nel 2013 il secondo romanzo, Bella mia, dedicato e ambientato a L’Aquila, un’opera influenzata dalla tragedia del terremoto del 2009 e incentrata sul tema della perdita e dell’elaborazione del lutto: candidata al Premio Strega, ha vinto il Premio Brancati nel 2014 e il premio letterario internazionale Città di Penne-Mosca nel 2018.
Nel 2017 ha pubblicato per Einaudi il suo terzo romanzo, L’Arminuta, anch’esso ambientato in Abruzzo: il titolo è un termine dialettale traducibile in la ritornata. Un libro sul tema del rapporto madre-figlio nei suoi lati più anomali e patologici, che le è valso il Premio Campiello e il Premio Napoli. Dal romanzo è stato tratto, nel 2019, uno spettacolo teatrale prodotto dal Teatro Stabile d’Abruzzo. Nel 2021, invece, è diventato la sceneggiatura dell’omonimo film diretto da Giuseppe Bonito.
Nel 2020 ha pubblicato, ancora per Einaudi, Borgo Sud, sempre ambientato in Abruzzo e considerato il seguito di L’Arminuta, dato che descrive storie successive delle due sorelle protagoniste del precedente romanzo: selezionata per partecipare al Premio Strega 2021, si classifica al secondo posto, alle spalle di Due vite di Emanuele Trevi.