,,

Chiara Valerio in corsa per il premio Strega 2024 con il libro "Chi dice e chi tace": l'intervista all'autrice

Scrittrice, curatrice editoriale, conduttrice radiofonica, ma non solo: l'intervista a Chiara Valerio, in corsa per il premio Strega 2024 con il suo libro "Chi dice e chi tace"

Pubblicato:

Scrittrice, curatrice editoriale, conduttrice radiofonica, ma non solo: Chiara Valerio è laureata in Matematica ed è un’autrice eclettica, che ha prestato la propria penna anche al teatro, al cinema e ai giornali. Tantissime le sue opere, tra queste l’ultima è Chi dice e chi tace, romanzo pubblicato da Sellerio che le è valso la candidatura nella dozzina del Premio Strega 2024. In attesa della proclamazione della cinquina finalista e l’elezione del vincitore o della vincitrice, l’intervista che la scrittrice ha concesso a Virgilio Notizie.

L’intervista a Chiara Valerio

Chi dice e chi tace è un romanzo che non si può incasellare in un genere preciso: c’è un pizzico di giallo, c’è la scoperta di sé, ma c’è anche l’osservazione del mondo. Lei come lo definirebbe?

“Non mi piace definire i libri. So perciò che mi sono affidata alla struttura classica di una indagine in un paese piccolo e pieno di voci, per raccontare l’avventura di un desiderio che sorge improvvisamente. È un romanzo, mi pare adesso, che rivendica l’inquietudine anche per chi ha una vita paga e felice, una vita che da fuori si direbbe quieta. Motivo per cui Lea Russo mi sta simpaticissima”.

chiara valerio premio strega intervistaFonte foto: ANSA
Chiara Valerio

Qual è stata la molla che ha dato il via alla stesura del libro?

“Ne stavo scrivendo un altro e mi stato affaticando. Così mi sono detta mi affatico perché faccio sempre la stessa cosa da mesi e cioè scrivere un romanzo con molte voci, che dura secoli – il romanzo è Così per sempre, ed è un romanzo sui vampiri, lo ha pubblicato Einaudi nel 2022 – così mi sono detta scrivi un romanzo per voce sola che duri poco. E così Lea Russo, in Chi dice e chi tace, parla solo lei e parla per una settimana”.

Lo ha ambientato dove è nata, a Scauri, classico paese di mare e di provincia: un po’ chiuso, dove le persone sanno tutto delle altre. Le vicende si svolgono negli anni Novanta, perché proprio questo periodo? E perché proprio questo luogo?

“Perché ci sono nata, perché mi pare che gli anni Novanta, prima dell’avvento di Berlusconi e soprattutto del berlusconismo, siano stati gli ultimi in cui ciascuno di noi, in modo più o meno cosciente, ha pensato che valesse la pena tenere per il “noi”, e non solo per il “.

Quanto c’è di lei, se c’è, in questo libro?

“Credo tutto, come al solito. Nel senso che c’è ciò che ho pensato e ho visto, e di certo ciò che ho copiato e ho frainteso. C’è anche una certa memoria fisica dei luoghi in cui ho trascorso infanzia, adolescenza un giorno dopo l’altro”.

Tutto parte dalla morte di Vittoria, non sveliamo nulla che la trama non dica, donna dal passato misterioso, affascinante ed elegante, ammirata e osservata: questo dà il via a una ricerca della verità da parte della protagonista Lea, che si trasforma anche in un’analisi di sé stessa. La domanda che mi sorge spontanea è: quanto conosciamo davvero degli amici e quanto noi stessi? Possiamo scoprirci e riscoprirci nel corso della vita?

“Pensiamo di conoscere perché per conoscere veramente ci vuole un sacco di tempo. Vale per gli amici e vale per gli amori. Per la maggior parte degli amici e per la maggior parte degli amori. E poiché ciascuno di noi è ciò che è per la maggior parte del tempo, conosciamo davvero poche cose. Forse siamo asserragliati da informazioni e concetti, forse siamo stanchi, ma la verità è che preferiamo stare nella nostra idea del mondo e degli altri. Più che andare verso il mondo e verso gli altri che sono sempre diversi da noi e sempre irriducibili a noi e all’idea che ne abbiamo”.

Quali sono le tematiche che le sono più care che ha affrontato all’interno del romanzo?

“L’idea che quando ci innamoriamo di qualcuno lo ricopriamo di attese e di aspettative tanto da non vederlo più. Ci interessa più il nostro amore che la persona della quale siamo innamorati. E mi divertiva pensare, come capita a Lea e Vittoria, che non importa quasi niente a Lea che Vittoria sia morta per esperire il suo amore. Però mentre cerca di capire perché è innamorata incontra un’altra sé”.

Per Michela Murgia ogni cosa era (sarà, come ci ha suggerito lei in un meraviglioso discorso) politica. Quanta politica c’è in Chi dice e chi tace?

“Tutta quella che chi legge vuole vederci. I libri dicono ciò che ciascuno ci legge. Questa è la cosa divertente dei libri quando vengono pubblicati e letti, che l’interpretazione di chi legge valga quanto quella di chi ha scritto”.

Quanto è importante, secondo lei, fare politica oggi? Glielo chiedo anche alla luce delle ultime vicende televisive e del discorso sul 25 aprile che Antonio Scurati avrebbe dovuto fare in televisione.

“Penso che ciascuno di noi faccia politica in primo luogo svolgendo con entusiasmo e precisione ciò che fa. Mi pare politico preservare il tempo di chi abbiamo intorno, tentando di non usurparlo. È importante anche, mi pare, quando si ha la possibilità di scrivere, e scrivendo di essere letti, di parlare, e parlando di essere ascoltati, di mostrare quanto la propria libertà esiste se libera qualcun altro. Quando vado a parlare nelle scuole – e amo molto farlo – rispondo, quando qualcuno lo domanda, o quando capita il discorso, che sono omosessuale. Perché avrei voluto che qualcuno mi dicesse la tua esistenza non è sbagliata quando le cose intorno mi facevano pensare che lo fosse”.

Il libro di Chiara Valerio è acquistabile anche su Amazon

Cosa ha significato per lei essere finalista al Premio Strega? Lo sente come un punto di arrivo, di inizio o come un obiettivo del suo percorso professionale?

“Lo sento come un’avventura. Non mi è mai capitato prima e sono contenta. Lavoro in editoria da tanti anni e l’editoria esercita alla novità. Per me, il Premio strega, da candidata, è una novità”.

Chi è Chiara Valerio

Classe 1978, Chiara Valerio è nata a Scauri frazione di Minturno, località balneare del Lazio. Laureata in Matematica, titolo di studio a cui ha fatto seguito anche un dottorato, è una scrittrice versatile capace di prestare la propria voce a ambiti diversi, dando vita a interessanti collaborazioni. Basti pensare che fa parte del Comitato editoriale della rivista Nuovi Argomenti, che scrive per riviste e che è tra i curatori del programma Ad alta voce oltre a condurre L’isola deserta, entrambi su Rai Radio 3. Ma non solo.

La sua biografia è molto ricca e mostra come il suo lavoro si articoli in mondi narrativi differenti: dall’editoria, ai giornali, alla radio senza dimenticare cinema e teatro.

Amica carissima di Michela Murgia, in occasione del suo funerale ha tenuto un discorso profondamente commovente e al tempo stesso intriso di tutti quei temi cari alla scrittrice sarda. Parole che sono state capaci di far sorridere, di toccare le corde più profonde del cuore, ma anche di far riflettere.

Chiara Valerio ha pubblicato numerosi libri, ottenendo anche prestigiosi riconoscimenti come il Premio letterario Mondello per Il cuore non si vede e il Premio The Bridge Narrativa per Così per sempre. Con Chi dice e chi tace è nella dozzina finalista del Premio Strega 2024.

Premio Strega 2024, ci sono gli autori della dozzina finalista

Sono stati annunciati ad aprile i 12 candidati finalisti del Premio Strega 2024, si tratta di uno dei riconoscimenti più celebri e prestigiosi del panorama editoriale italiano nato nel 1947 grazie a Maria e Goffredo Bellonci e a Guido Alberti.

In attesa di conoscere i nomi della cinquina finalista (la data da segnare in agenda è quella del 5 giugno), ecco quelli della dozzina: Sonia Aggio, Nella stanza dell’imperatore (Fazi), Adrián N. Bravi, Adelaida (Nutrimenti), Paolo Di Paolo, Romanzo senza umani (Feltrinelli), Donatella Di Pietrantonio, L’età fragile (Einaudi), Tommaso Giartosio, Autobiogrammatica (Minimum Fax), Antonella Lattanzi, Cose che non si raccontano (Einaudi), Valentina Mira, Dalla stessa parte mi troverai (SEM), Melissa Panarello, Storia dei miei soldi (Bompiani), Daniele Rielli, Il fuoco invisibile. Storia umana di un disastro naturale (Rizzoli), Raffaella Romagnolo, Aggiustare l’universo (Mondadori), Chiara Valerio, Chi dice e chi tace (Sellerio), Dario Voltolini, Invernale (La nave di Teseo). La premiazione della vincitrice o del vincitore 2024 avverrà il 4 luglio.

Premio Strega 2024 ha i suoi 12 finalisti, tutti i nomi: quali sono i libri candidati in attesa della cinquina Fonte foto: ANSA
Premio Strega 2024 ha i suoi 12 finalisti, tutti i nomi: quali sono i libri candidati in attesa della cinquina
,,,,,,,,