Possibili contraddizioni della nuora di Pierina Paganelli sull'omicidio di Rimini, ascoltata per 10 ore
Omicidio di Pierina Paganelli a Rimini: la nuora Manuela Bianchi è stata ascoltata per 10 ore e sarebbe caduta in più contraddizioni, le indagini
Nella notte tra lunedì 30 e martedì 31 ottobre Manuela Bianchi, nuora di Pierina Paganelli – la 78enne uccisa a Rimini il 3 ottobre – è stata ascoltata per 10 ore in Questura. Gli investigatori della Squadra Mobile, con la presenza del vicequestore e del sostituto procuratore, avrebbero notato delle contraddizioni nelle quali la donna sarebbe caduta nel ricostruire le tragiche ore della morte della suocera.
- Omicidio Paganelli, Manuela Bianchi ascoltata per 10 ore
- Le contraddizioni di Manuela Bianchi, secondo gli inquirenti
- Gli avvocati fanno chiarezza
Omicidio Paganelli, Manuela Bianchi ascoltata per 10 ore
Alle 14 di lunedì 30 ottobre Manuela Bianchi è entrata negli uffici della Questura dove è stata ascoltata dal vicequestore Dario Virigli e dal sostituto procuratore Daniele Paci come persona informata sui fatti.
Al termine del lungo colloquio-fiume con gli inquirenti, in piena notte, i giornalisti hanno raggiunto Davide Barzan, consulente dell’avvocata Nunzia Barzan che difende la Bianchi, il quale ha precisato che l’assistita “non è indagata” e che si è trattato di un incontro “per precisare alcuni elementi”.
Negli stessi giorni sono stati ascoltati Louis Dassilva e Loris Bianchi, fratello di Manuela.
Il primo ha riferito che tra le 22 e le 23 del 3 ottobre, orario in cui Pierina Paganelli veniva uccisa tra il box delle auto e il vano ascensori del palazzo, si trovava a letto a causa della gamba dolorante dopo l’incidente in moto. Insieme a lui c’era la moglie Valeria, poi andata a dormire.
Il secondo, Loris, ha raccontato di essersi recato presso l’abitazione della sorella Manuela nel tardo pomeriggio del 3 ottobre e di essersi trattenuto con lei e la figlia 16enne a cena.
Le contraddizioni di Manuela Bianchi, secondo gli inquirenti
Come già detto, Manuela Bianchi sarebbe caduta più volte in contraddizione nel ricostruire la sua posizione della sera del 3 ottobre.
Contraddizioni che riguarderebbero gli orari, i rapporti familiari ma anche le dichiarazioni precedentemente prodotte.
Gli avvocati fanno chiarezza
Per Davide Barzan, tuttavia, “le contraddizioni sono normali in una ricostruzione così lunga“, e soprattutto “non sono tali da procedere ad un’iscrizione nel registro degli indagati di Manuela Bianchi”.
Secondo gli sviluppi delle indagini, inoltre, Pierina Paganelli è stata uccisa da 29 coltellate anziché 17, come stabilito inizialmente. Per il momento, in questa vicenda, non ci sono indagati.