Ponte Morandi, 3 anni dopo. Draghi: "Lo Stato ha tradito i cittadini"
Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha parlato della tragedia del Ponte Morandi, a 3 anni dal crollo
Con l’esecuzione per voce e piano dell’Adagio in sol minore di Albinoni e i nomi delle 43 vittime del Ponte Morandi che sono passati sul maxischermo allestito nella Radura della Memoria hanno preso il via le celebrazioni per il ricordo dei morti del Ponte Morandi, a 3 anni di distanza dalla tragedia.
Tre corone con rose bianche e rosse sono state deposte sul posto: una l’ha inviata il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, una il Governo e una è dei familiari delle vittime del Ponte Morandi.
Alle 11:36 la cerimonia si è fermata in un minuto di raccoglimento. Il ponte crollò il 14 agosto 2018 alle 11:36. Nello stesso momento hanno suonato le campane delle chiese cittadine e le sirene delle navi in porto.
Presenti i ministri Cartabia e Giovannini, il governatore Toti e il sindaco di Genova Bucci, le più alte cariche civili e militari della Liguria oltre che monsignor Tasca arcivescovo di Genova e l’imam Salah Hussein.
Ponte Morandi, 3 anni dopo: le parole di Mario Draghi
Queste le parole pronunciate dal presidente del Consiglio Mario Draghi, riportate da ‘Ansa’: “A 3 anni dalla caduta del Ponte Morandi, voglio esprimere la più sentita vicinanza del governo e mia ai familiari delle 43 vittime, a tutti i feriti, e a chi ancora oggi soffre le conseguenze di quel trauma“.
Il premier ha poi aggiunto: “Non voglio entrare nel merito della vicenda giudiziaria, che farà il suo corso. Sono anche consapevole che qualsiasi messaggio non può riportare in vita i vostri cari né cancellare il vostro dolore e quello di tutta la città. Voglio però riaffermare l’impegno del governo affinché non si verifichino mai più eventi così tragici e dolorosi“.
Draghi ha anche detto: “A Genova, lo Stato ha tradito la fiducia che i cittadini ripongono nei confronti delle Istituzioni. Con il Ponte Morandi sono crollate le fondamenta del vivere civile, che è alla base della nostra comunità. La realizzazione del Viadotto San Giorgio è un primo passo verso il ripristino di questo legame”.