NOTIZIE
ESTERI

Polonia, rinvenuto lo scheletro di una "donna vampiro": il macabro rituale di sepoltura nel cimitero di Pien

Il ritrovamento è stato fatto da un gruppo di archeologi: la salma della "donna vampiro" era stata sepolta con una falce intorno al collo

Pubblicato:

Simone Cadoni

GIORNALISTA

Giornalista, scrive di cronaca, politica e altre tematiche legate all’attualità.

Straordinaria scoperta nel cimitero del villaggio di Pien, situato nella Polonia sud-orientale. Un team di archeologi della Nicholas Copernicus University della città di Torun ha rinvenuto durante gli scavi uno scheletro risalente al XVII secolo e appartenente a una donna: dalla modalità con cui la salma è stata insolitamente seppellita gli esperti sono giunti alla conclusione del fatto che all’epoca si pensava fosse un vampiro.

Il macabro rituale di sepoltura della “donna vampiro”

A riportare quanto scoperto dagli archeologi polacchi è stato il tabloid inglese ‘Daily Mail’. Lo scheletro è tornato in superfice con una falce intorno al collo e con un lucchetto fissato all’alluce del piede sinistro.

Secondo l’ipotesi formulata dal gruppo di esperti al tempo della morte della donna si pensava probabilmente che la vittima si sarebbe potuta risvegliare mettendo in pericolo gli abitanti del villaggio.

Gruppo di archeologi al lavoro su alcuni reperti

“La falce non è stata distesa, ma posizionata sul collo in modo tale che se avesse cercato di alzarsi la testa sarebbe stata tagliata dalla lama”, ha spiegato il professor Dariusz Polinski, tra gli autori del rinvenimento. “Il lucchetto – ha precisato – rappresenta la chiusura e l’impossibilità di tornare dal mondo dei morti”.

La causa della morte e l’età della “donna vampiro” non sono ancora state accertate. Stando a quanto riportato dal quotidiano britannico lo scheletro aveva sulla testa un cappello di seta, simbolo legato a uno status sociale di alto rango.

L’ipotesi alternativa al vampirismo

Oltre alla tesi relativa al vampirismo ci sarebbe anche un’altra spiegazione possibile. Gli archeologi hanno infatti raccontato al ‘Daily Mail’ che un tempo il simbolo della falce “proteggeva le donne in gravidanza, i bambini e i morti dagli spiriti maligni”.

Sulla base di tale ricostruzione, non si può pertanto escludere che si possa anche essere trattato di un antico rito di sepoltura benevolo. A fornire maggiori risposte potrebbero essere ulteriori accertamenti sullo scheletro per cercare di risalire alla causa del decesso.

Se davvero accusata di essere una “succhiasangue”, la donna potrebbe essere stata uccisa. Ad avvalorare l’ipotesi del vampirismo sarebbe un dente incisivo particolarmente sporgente, che potrebbe aver contribuito a convincere la popolazione di Pien della sua presunta natura.

All’epoca la credenza derivava da una superstizione propria in particolar modo dei Paesi slavi. La paura dei vampiri era talmente radicata da dar vita a episodi di isteria collettiva, portando a esecuzioni sommarie.

Anni fa una scoperta analoga

Quello rinvenuto nel villaggio di Pien non è il primo scheletro trovato sepolto con quell’insolito trattamento.

Nel 2008, sempre in Polonia, nel villaggio di Drawsko furono scoperti sei scheletri sottoposti a un rituale analogo.

Cinque di loro erano stati interrati proprio con una falce all’altezza della gola o dell’addome, come sostenuto da Lesley Gregoricka dell’University of South Alabama.

Fonte foto: 123RF

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963