Poliziotto costretto a test per l'omosessualità a Torino, "deriso e isolato": a quanto ammonta il risarcimento
Un poliziotto era stato costretto a sottoporsi a un test sull'omosessualità dai suoi superiori, ora ha ottenuto un risarcimento: la cifra
L’omosessualità intesa come problema psichiatrico, per questo lo avevano costretto a sottoporsi a un test: ora un poliziotto ha ottenuto un risarcimento per danni morali. È la conclusione di una storia iniziata nel 2021, quando l’agente scelto di polizia penitenziaria fu convocato dai suoi superiori curiosi di capire se fosse o meno attratto dagli uomini. Ora ha vinto la sua causa, ma non è soddisfatto: “Nessuno mi ha mai chiesto scusa”.
- Un test per l'omosessualità
- Le umiliazioni dei colleghi
- A quanto ammonta il risarcimento al poliziotto
Un test per l’omosessualità
La storia arriva da Torino. Nel 2021 un agente scelto di polizia penitenziaria era stato convocato da un ispettore per un colloquio, ma quell’incontro era fatto di domande strane. Ad esempio, il suo superiore gli rivolgeva domande sulla famiglia e gli chiedeva se fosse felice.
Improvvisamente, la domanda: “Lei è attratto dagli uomini?”. Il poliziotto aveva risposto negativamente, ma l’ispettore insisteva. L’agente aveva sottolineato che qualora fosse stato omosessuale non avrebbe avuto alcun problema ad ammetterlo, ma le insistenze erano continue.
A raccontare la vicenda è il diretto interessato in un’intervista al ‘Corriere della sera’. Il giorno dopo, riferisce il poliziotto, era stato convocato dall’ispettore e dal comandante, che gli avevano riferito che alcuni detenuti avevano parlato di avances subite da lui.
“Ma non è quello il punto, erano i toni e i sorrisini che si scambiavano”, riferisce il poliziotto. Successivamente, quindi, il direttore lo aveva convocato alla presenza di un medico: “Mi spiega che avrei dovuto sottopormi a dei colloqui psichiatrici per capire se fossi omosessuale”.
Le umiliazioni dei colleghi
Esaurita la trafila, per il poliziotto erano cominciate le umiliazioni da parte dei colleghi. Le sue parole: ” Mi passavano davanti e si davano di gomito. Tanti sono spariti, mi evitavano come fossi un appestato”.
Per questo si era trovato costretto a chiedere un trasferimento. Soprattutto, si era rivolto al Tar per chiedere un risarcimento.
A quanto ammonta il risarcimento al poliziotto
Come riporta ‘Ansa’, il Tar gli ha riconosciuto un risarcimento di 10 mila euro in carico al Ministero della Giustizia. Tuttavia, il protagonista della vicenda non si dice soddisfatto di tale conclusione.
Al ‘Corriere della sera’ spiega: “Nessuno mi ha mai chiesto scusa per avermi umiliato e messo alla gogna”. Il sindacato Osapp, inoltre, vorrebbe riportare il caso al ministro della Giustizia Carlo Nordio.
Nel 2023 un dipendente del parco di divertimenti Gardaland è stato licenziato dopo aver apostrofato un collega omosessuale con la parola “principessa”.