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Pnrr, ecco quali scadenze deve rispettare l'Italia entro dicembre per non perdere 22 miliardi di euro

Tra obiettivi e traguardi, l'Italia è chiamata a rispettare 55 scadenze per non rischiare di perdere i finanziamenti dell'Unione europea

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

L’ultimo richiamo in ordine di tempo sul Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, è arrivato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La scadenza di fine dicembre si avvicina, e per l’Italia è fondamentale centrare le scadenze per poter sbloccare le tranche di finanziamenti accordati dall’Unione europea. Sergio Mattarella, nel corso di un evento che si è tenuto a Monza, ha invitato a non nascondere le difficoltà, ma ha chiaramente detto che “ogni impegno sul Pnrr assunto dall’Italia con l’Unione europea va onorato”.

Pnrr, il monito di Mattarella sulle eventuali modifiche

Il messaggio del Quirinale è apparso abbastanza chiaro e l’obiettivo è quello di mettere da parte, almeno per il momento, la voglia di rivedere alcuni aspetti del Pnrr e concentrarsi sul raggiungimento degli obiettivi. Un messaggio che il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sembra aver recepito, al punto da affermare che “siamo già a buon punto e centreremo anche questo traguardo”.

Tuttavia, dal ministro degli Affari Esteri e vicepremier Antonio Tajani, è arrivato un nuovo riferimento alla “flessibilità” del Pnrr alla luce delle incognite arrivate con la guerra in Ucraina, a cominciare dal rincaro delle materie prime che rischia di stravolgere alcuni progetti.

Le scadenze del Pnrr di dicembre: 55 risultati da raggiungere

Ma quali sono le scadenze che deve centrare l’Italia entro la fine di dicembre 2022? Entro il 31 dicembre il nostro Paese è chiamato a raggiungere 55 risultati: 39 traguardi e 16 obiettivi. Il raggiungimento di queste scadenze, va ricordato, è condizione fondamentale per sbloccare il pagamento della rata da 21,8 miliardi di euro. L’Italia è il primo beneficiario degli aiuti previsti dai fondi Next Generation Eu, per favorire la ripartenza economica post-pandemia, con 191,5 miliardi di euro tra prestiti e sovvenzioni.

A dicembre 2021 l’Italia ha ricevuto la prima rata da 24,1 miliardi di euro, a giugno 2022 è arrivata la seconda tranche da 24,9 miliardi di euro e ora si attende la terza rata da 21,8 miliardi di euro.

La differenza tra traguardi e obiettivi nel Pnrr

Ogni sei mesi la Commissione europea controlla che i Paesi abbiano completato le scadenze Ue del Pnrr e, in caso di verifica positiva, procede con l’erogazione dei fondi. Il cronoprogramma è molto serrato e le scadenze da centrare – 100 in totale nel 2022 contro le 51 del 2021 – si dividono in obiettivi e traguardi.

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti

Il raggiungimento degli obiettivi viene valutato essenzialmente con criteri quantitativi: numero di imprese che accedono agli incentivi, incremento del personale nei settori chiave, etc. I traguardi, invece, sono basati su una valutazione di tipo qualitativo e riguardano, in via generale, l’approvazione di atti amministrativi e norme. Inoltre, i traguardi possono essere visti anche come tappe intermedie al raggiungimento degli obiettivi.

51 scadenze (+4) previste entro dicembre 2022

Il cronoprogramma prevede, per il quarto trimestre del 2022, il completamento di 51 scadenze. Secondo il monitoraggio di openpolis.it, a queste di aggiungono altre quattro scadenze che il nostro Paese non aveva completato per il terzo trimestre di quest’anno. Dunque l’Italia è chiamata a completare 39 traguardi e 16 obiettivi, 32 relativi a investimenti e 23 a riforme, per poter accedere alla rata da 21,8 miliardi di euro.

Il numero di obiettivi (legati ai risultati concreti e tangibili) sta aumentando con il passare dei mesi, un segnale inequivocabile che ormai il Piano nazionale di ripartenza e resilienza sta entrando nella fase cruciale.

Le scadenze del Pnrr divise per temi

Sempre in base al monitoraggio di openpolis.it, al momento l’Italia deve completare ben 40 delle 55 scadenze previste. Nel dettaglio, su 38 scadenze da completare nel quarto trimestre 15 sono a buon punto e vicine al completamento, mentre 23 sono ancora in corso. Sono 13, invece, quelle che risultano già completate. Ecco quali sono le 51 scadenze Ue del Pnrr che l’Italia è chiamata a centrare prima del 31 dicembre 2022 (in aggiunta, ricordiamo, ci sono altre 4 scadenze “reduci” dal trimestre precedente). Per comodità le abbiamo suddivise per temi.

·      Digitalizzazione: completamento del Polo Strategico Nazionale (PSN), completamento del Polo Strategico Nazionale (PSN); sostegno al potenziamento delle strutture di sicurezza T1; attivazione di un’unità centrale di audit per misure di sicurezza PSNC e NIS, Avvio della rete dei laboratori di screening e certificazione della cybersecurity; dispiego iniziale dei servizi nazionali di cybersecurity, INPS – Servizi/contenuti del portale “One click by design” T1; INPS – Miglioramento delle competenze dei dipendenti in materia di tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) T1; entrata in vigore del processo di creazione del Team per la Trasformazione e della NewCo.

·      Impresa e lavoro: entrata in vigore di tutti gli strumenti attuativi (anche di diritto derivato, se necessario) per l’effettiva attuazione e applicazione delle misure derivanti dalla legge annuale sulla concorrenza 2021; entrata in vigore di tutti gli strumenti attuativi e di diritto derivato (se necessario) in materia di energia; entrata in vigore della legge annuale sulla concorrenza 2021; assegnazione delle risorse ai beneficiari come % delle risorse finanziarie totali assegnate all’investimento; entrata in vigore di un piano nazionale e della tabella di marcia attuativa per la lotta al lavoro sommerso in tutti i settori economici; entrata in vigore, a livello regionale, di tutti i piani per i centri per l’impiego (PES); per i centri per l’impiego (PES), attuazione delle attività previste nel piano di potenziamento nel triennio 2021-2023; entrata in vigore del sistema di certificazione della parità di genere e relativi meccanismi di incentivazione per le imprese.

·      Pubblica amministrazione: entrata in vigore delle procedure amministrative per la riforma della semplificazione finalizzata all’attuazione dell’RRF.

·      Infrastrutture: pubblicazione della graduatoria finale nell’ambito del regime di incentivi alla logistica; entrata in vigore della semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti di cold ironing; entrata in vigore del regolamento relativo alle concessioni portuali; entrata in vigore delle modifiche legislative connesse alla semplificazione delle procedure per il processo di pianificazione strategica; aggiudicazione degli appalti per lo sviluppo del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario; aggiudicazione dell’appalto o degli appalti per la costruzione della ferrovia ad alta velocità sulle linee Napoli-Bari e Palermo-Catania; porti verdi: appalto di opere, I contratti per il miglioramento delle reti di riscaldamento sono affidati dal ministero della Transizione ecologica a seguito di una procedura di appalto pubblico; entrata in vigore del piano di investimenti per progetti di rigenerazione urbana nelle aree metropolitane.

·      Inclusione sociale: aggiudicazione dell’offerta per gli interventi volti a migliorare i servizi e le infrastrutture sociali nelle aree interne e per il sostegno alle farmacie nei comuni con meno di 3000 abitanti; realizzazione da parte dei distretti sociali di almeno un progetto relativo alla ristrutturazione degli spazi domestici e/o alla fornitura di dispositivi ICT alle persone con disabilità, insieme a una formazione sulle competenze digitali

·      Transizione ecologia: quadro giuridico per la bonifica dei siti orfani; piantare alberi per la tutela e la valorizzazione delle aree verdi urbane ed extraurbane T1; aggiudicazione dei progetti per migliorare la resilienza della rete del sistema elettrico; aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per l’aumento della capacità di rete; entrata in vigore di un decreto che stabilisca i criteri sociali e ambientali negli appalti pubblici per eventi culturali finanziati con fondi pubblici

·      Cultura e turismo: fondo Nazionale del Turismo: erogazione al Fondo di un totale di 150.000.000 EUR in sostegno del capitale; fondi tematici della Banca europea per gli investimenti: erogazione al Fondo di un totale di 350.000.000 EUR

·      Salute: entrata in vigore del decreto legislativo che riguarda il riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS); aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici

·      Fisco e revisione della spesa: numero più elevato di “lettere di conformità”; ridurre il numero di “lettere di conformità” che rappresentano falsi positivi; aumentare il gettito fiscale generato dalle “lettere di conformità”; adozione di una relazione sull’efficacia delle pratiche utilizzate da amministrazioni selezionate per valutare l’elaborazione e l’attuazione di piani di risparmio

·      Giustizia: riforma completa delle commissioni tributarie di primo e secondo grado; entrata in vigore degli atti delegati per la riforma del processo civile e penale e la riforma del quadro in materia di insolvenza; avvio delle procedure di assunzione per i tribunali civili e penali

·      Scuola, università e ricerca: adozione delle riforme del sistema di istruzione primaria e secondaria al fine di migliorare i risultati scolastici; entrata in vigore della legislazione volta a costruire un sistema di formazione di qualità per le scuole; nuovi posti letto per studenti negli alloggi per studenti; entrata in vigore della riforma della legislazione sugli alloggi per studenti; numero di studenti che hanno ottenuto una borsa di ricerca

Fonte foto: ANSA

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