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CRONACA ESTERA

Pkk accusato dell'attacco terroristico ad Ankara, cos'è e perché la Turchia punta il dito contro i curdi

Il Pkk è stato accusato dell'attacco terroristico ad Ankara, in Turchia. Il governo di Erdogan punta il dito contro i curdi: il motivo

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Simone Gervasio

GIORNALISTA

Giornalista professionista, napoletano trapiantato a Milano, si occupa di cronaca, attualità, cultura pop e sport. Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo, ha lavorato per diversi siti e redazioni. Oltre al web, ha avuto esperienze anche in tv e in radio

Ci sarebbe il Pkk dietro all’attacco terroristico che ha avuto luogo ad Ankara, capitale della Turchia. Un commando di due persone è entrato in azione e ha provocato diversi morti e feriti. Il governo di Recep Tayyip Erdogan non ha dubbi: a mettere in atto l’attentato è stato il Partito curdo dei lavoratori.

Attentato ad Ankara, la reazione del Governo

La paternità dell’attacco terroristico non è ancora stata rivendicata ma, secondo le accuse del governo turco, i mandanti sono da rintracciare nel Pkk. Ne è convinto il ministro della Difesa, Yaşar Guler, che ha accusato proprio i curdi.

Ad Ankara, nelle ore successive ai fatti, si è recato anche Ali Yerlikaya, il ministro degli Interni, dopo che quello della Giustizia, Yilmaz Tunc, aveva confermato che era stata aperta un’indagine su quanto successo. L’attentato è avvenuto mentre il presidente Erdogan si trovava a Kazan, in Russia, per un incontro con il collega russo, Vladimir Putin.

Fin dai primi istanti dopo l’attentato, il governo turco ha accusato il Pkk

Il precedente: l’attacco terroristico in Turchia e l’accusa ai curdi

Già pochi minuti dopo l’attentato a 50 km da Ankara, i sospetti del governo si sono rivolti al Pkk. E non è la prima volta che ciò accade.

Nel 2022 un attacco a Istanbul, nella rinomata strada di Istiklal Caddesi, aveva causato la morte di sei persone e il ferimento di altre ottanta e, anche allora, l’accusa fu che a ordirlo erano stati proprio i curdi che però hanno sempre negato.

Il bersaglio dell’attacco di queste ore d’altronde è stata la Tai, o Tusas, com’è chiamata in Turchia. Si tratta di un’agenzia pubblica che si occupa di sistemi e prodotti aerospaziali e che produce aerei militari, F-16 e droni. Proprio questi sono stati spesso utilizzati nei conflitti con i gruppi di matrice separatista come il Pkk.

Cos’è il PKK

Il Pkk, acronimo che sta per Partito dei Lavoratori del Kurdistan è un partito politico curdo attivo dal 27 novembre 1978 nel sud-est della Turchia e nella zona del Kurdistan iracheno.

Il suo obiettivo è quello di fondare un Kurdistan indipendente e, per farlo, da anni pratica la lotta separatista armata, motivo per il quale viene considerata un’organizzazione terroristica da diversi Stati. In particolare, ovviamente, la situazione di maggior conflitto è quella con la Turchia che lo accusa di essere un sindacato criminale, come ricostruisce Sky Tg24.

I rapporti sono diventati ancora più aspri dopo la guerra in Ucraina. Recep Tayyip Erdogan infatti ha condannato l’accoglienza che Svezia e Finlandia hanno avuto nei confronti degli esuli curdi e ne ha chiesto l’estradizione poiché considerati terroristi.

Fonte foto: IPA

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