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Pillola anti Covid di Merck, l'avviso dell'Ema sul molnupiravir: quando e come usarlo e i rischi

In una nota, l'Agenzia europea del Farmaco ha fornito alcune avvertenze sull'utilizzo del molnupiravir, la pillola anti Covid del gruppo Merck

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

A distanza di poco meno di un mese dall’inizio della revisione, l’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha emesso tramite una nota alcune avvertenze sull’uso della pillola Lagevrio, nota anche come molnupiravir, del gruppo Merck per il trattamento contro il Covid-19.

Quando e come usare il molnupiravir e i rischi: la nota dell’Ema

La nota dell’Ema sul molnupiravir si apre così: “Il medicinale, che attualmente non è autorizzato nell’Ue, può essere utilizzato per il trattamento di adulti con Covid-19 che non richiedono ossigeno supplementare e che sono a maggior rischio di sviluppare una forma grave di Covid-19. Lagevrio deve essere somministrato il prima possibile dopo la diagnosi di Covid-19 ed entro 5 giorni dall’inizio dei sintomi. Il medicinale, disponibile in capsule, deve essere assunto 2 volte al giorno per 5 giorni”.

Nel comunicato si legge ancora: “L’Ema ha emesso questa nota per supportare le autorità nazionali che potrebbero decidere su un possibile uso precoce del medicinale prima dell’autorizzazione all’immissione in commercio, per esempio in contesti di emergenza, alla luce dell’aumento dei tassi di infezione e dei decessi dovuti a Covid-19 in tutta l’Unione europea”.

L’Ema ha aggiunto: “Il consiglio segue una revisione dei dati, inclusi quelli sulla qualità del medicinale e i risultati degli studi completati e in corso. Lagevrio, somministrato alla dose di 800 mg due volte al giorno, ha ridotto il rischio di ospedalizzazione e morte quando il trattamento è iniziato entro 5 giorni dall’inizio dei sintomi”.

Nello specifico, si legge ancora, “circa un mese dopo l’inizio del trattamento, il 7,3% dei pazienti (28 su 385) che hanno assunto Lagevrio rispetto al 14,1% (53 su 377) dei pazienti che hanno assunto il placebo è stato ricoverato o è deceduto; nessuno dei pazienti del gruppo Lagevrio è morto rispetto agli 8 pazienti del gruppo placebo”.

L’Agenzia europea del farmaco ha spiegato che “gli effetti indesiderati più comuni riportati durante il trattamento e nei 14 giorni successivi all’ultima dose di Lagevrio sono stati diarrea, nausea, vertigini e cefalea, tutti di entità lieve o moderata“.

Nella nota dell’Ema è poi precisato che il farmaco “non è raccomandato durante la gravidanza e nelle donne che potrebbero iniziare una gravidanza e che non utilizzano un metodo contraccettivo efficace. Le donne che potrebbero iniziare una gravidanza devono usare un metodo contraccettivo efficace durante il trattamento e per 4 giorni dopo l’ultima dose di Lagevrio. L’allattamento al seno deve essere interrotto durante il trattamento e per 4 giorni dopo il trattamento”.

Fonte foto: ANSA
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