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Piero Fassino indagato per il presunto furto del profumo dalla Procura di Civitavecchia: cosa rischia davvero

Piero Fassino è ufficialmente indagato dalla Procura di Civitavecchia per tentato furto di un profumo al duty free dell'aeroporto di Fiumicino: cosa rischia

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Simone Vazzana

GIORNALISTA

Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. Si occupa anche di data journalism e fact-checking.

Piero Fassino risulta formalmente indagato. Il deputato Pd è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Civitavecchia per il presunto furto del profumo Chanel nel duty free dell’aeroporto di Fiumicino, che sarebbe avvenuto lunedì 15 aprile. Cosa rischia l’ex sindaco di Torino? Ecco gli scenari possibili.

Piero Fassino indagato a Civitavecchia

Come confermato dall’Agi, Piero Fassino è ufficialmente indagato dalla Procura di Civitavecchia.

L’iscrizione nel registro degli indagati è avvenuta dopo che gli agenti della Polaria hanno consegnato al pm, Alessandro Gentile, l’informativa con le testimonianze di 6 persone – 5 donne e un uomo.

Piero Fassino, deputato Pd

Sarebbero i dipendenti del duty free in cui il deputato Pd avrebbe provato a rubare un profumo Chanel da 100 euro.

Il tentato furto del profumo ripreso dalle telecamere

Tra i documenti arrivati in Procura ci sarebbe anche il video dell’episodio del 15 aprile, in cui si vedrebbe Piero Fassino – ripreso da una telecamera di sicurezza – intento a rubare il profumo.

Secondo i testimoni, il deputato sarebbe autore di altri due episodi simili:

  • uno poco prima di Natale;
  • l’altro il 27 marzo scorso.

Cosa può succedere a Fassino: cosa rischia

Ma cosa rischia davvero Piero Fassino?

Il pm Alessandro Gentile dovrà prima decidere se ascoltare o meno il deputato.

Dopodiché, gli scenari possibili sarebbero 3:

  • la Procura di Civitavecchia potrebbe chiedere al giudice per le indagini preliminari (gip) di archiviare il tutto, per mancanza di prove;
  • il procuratore potrebbe sollecitare la richiesta di archiviazione per la “particolare tenuità del fatto“;
  • la Procura potrebbe chiudere le indagini e andare avanti, con un possibile processo.

Secondo quanto appreso dall’Agi, i magistrati starebbero valutando quale strada intraprendere.

Il codice penale punisce il reato di furto con una pena da 6 mesi a tre anni e con una multa da 154 a 516 euro.

Per furti minori, però, l’articolo 626 del codice penale prevede:

  • reclusione fino a un anno;
  • multa fino a 206 euro.

La difesa di Piero Fassino

“Sono stupito per un episodio che pensavo di aver già chiarito con i responsabili”, ha dichiarato Piero Fassino in una nota in cui ha fornito la sua versione su quanto accaduto all’aeroporto di Fiumicino.

“In vita mia non mi sono mai appropriato di alcunché. E certo non intendevo appropriarmi indebitamente di un boccettino di profumo che avrei voluto pagare“, ha affermato il deputato Pd.

Intanto il suo legale, Fulvio Gianaria, ha dichiarato all’Adnkronos:

“Come difesa non abbiamo ancora ricevuto gli atti, quando li riceveremo valuteremo come procedere”.

Fonte foto: ANSA
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