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Perquisite sedi Anas, indagati manager e funzionari per corruzione e turbativa d'asta: l'ombra delle mazzette

Diverse sedi di Anas sono state perquisite nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Milano che ipotizza vari reati, tra cui la corruzione

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Alcune sedi di Anas, la società che si occupa di infrastrutture stradali, sono state perquisite dalla Guardia di Finanza nell’ambito di un’inchiesta che ipotizza i reati di corruzione e turbativa d’asta e rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio.

L’inchiesta su Anas

La notizia è stata anticipata sul sito di La Repubblica. L’inchiesta riguarda un volume di appalti di “circa 400 milioni di euro”, per cui sarebbero state pagate tangenti “tra i 300 e i 400mila euro”.

L’ipotesi di indagine, della procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano e dei pm Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri, è che alcuni appalti per strade in Lombardia e nel Nord est siano stati pilotati in cambio di mazzette, attraverso la diffusione di notizie riservate che avrebbero favorito alcune aziende nell’acquisizione delle commesse.

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha detto in merito all’inchiesta su Anas: “Se c’è qualcuno che ha sbagliato, che paghi”.

Gli indagati nell’inchiesta su Anas

Nove persone risultano indagate. Quattro sono funzionari Anas. Gli altri sono manager e imprenditori.

Coinvolte anche le società Anas – Struttura territoriale Lombardia, a Milano, e Consorzio Stabile Sis a Torino. I militari della Guardia di Finanza di Milano hanno avviato l’acquisizione di documenti nelle sedi delle società a Roma, Milano, Firenze e Torino.

Il commento di Matteo Salvini sull’inchiesta su Anas

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, rispondendo a una domanda dell’agenzia ANSA sull’inchiesta che riguarda l’Anas, ha dichiarato: “Mi auguro che gli inquirenti facciano bene e in fretta il loro lavoro. Se c’è qualcuno che ha sbagliato, che paghi“.

Il leader della Lega ha poi aggiunto: “A quanto so, parlando con l’amministratore delegato, sono alcuni episodi che iniziano a risalire dal 2020. Quindi, facevo altro nella vita. A prescindere da quello, se c’è qualcuno che ha fatto qualcosa di sbagliato ne deve pagare le conseguenze”.

Fonte foto: iStock

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