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Per l'Ucraina "nessuna prova che Prigozhin sia morto": l'accusa dell'intelligence e i dubbi sul Gruppo Wagner

Il capo dell'intelligence militare ucraina non crede alla morte di Prigozhin perché non ci sarebbero prove

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Non ci sarebbe nessuna prova della morte di Evgenij Prigozhin, l’ex capo del Gruppo Wagner rimasto ucciso lo scorso 23 agosto in un incidente aereo tra Mosca e San Pietroburgo. A sottolinearlo è stato il capo dell’intelligence militare ucraina (Gur) Kyrylo Budanov che non crede al fatto che il 62enne sia realmente morto.

I dubbi dell’intelligence ucraina su Prigozhin

A cinque mesi dall’incidente aereo che avrebbe ucciso Evgenij Prigozhin e altre personalità di spicco del Gruppo Wagner c’è ancora chi ha forti dubbi. Tra questi Kyrylo Budanov, che ha apertamente riferito di non credere alla morte dell’ex guida dei mercenari che avevano tentato il golpe appena due mesi prima.

Budanov, parlando del 62enne, ha infatti sottolineato che oltre alle parole non ci sarebbero mai stati i fatti, ovvero le prove della morte di Prigozhin.

Il solo test del Dna, infatti, non basta al capo dell’intelligence militare ucraina che non crede alla morte dell’uomo più temuto.

Non sto dicendo che non sia morto o che sia morto. Sto dicendo che non ci sono prove che sia morto

Un pensiero chiaro, al quale però Budanov ha fatto seguire una precisazione: “Non voglio affrettarmi a trarre conclusioni”.

L’accusa sul Gruppo Wagner

Ma non solo, perché come riporta Unian Budanov avrebbe mostrato non pochi dubbi sulla fine della Wagner, gruppo di mercenari di cui Evgenij Prigozhin era leader e che aveva guidato nel tentativo di golpe a giugno 2023.

Wagner esiste ancora” ha riferito il capo del Gur, respingendo le notizie secondo cui il gruppo è stato sciolto

Russia conferma la morte, ma “nessuna prova” su Prigozhin

Alla base della notizia della morte di Prigozhin non ci sarebbero prove, perché effettivamente nessuno avrebbe mai visto il corpo del 62enne privo di vita.

Per questo Budanov muove le sue accuse, anche se la Russia più volte ha ribadito di avere dalla sua l’esame del Dna sui resti che confermerebbe la morte dell’ex leader Wagner.

Intanto dal Cremlino continuano a prendere le distanze sulle cause della “presunta” morte di Prigozhin, sottolineando che l’attacco all’aereo precipitato non è partito da Mosca né tantomeno per ordine del presidente russo Vladimir Putin.

Fonte foto: ANSA

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