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Pena estinta per l'ex terrorista Raffaele Ventura, condannato per l'omicidio Custra: può tornare in Italia

Raffaele Ventura, ex membro delle Formazioni Comuniste Combattenti, era stato condannato a 14 anni per l’omicidio Custra. La pena è stata dichiarata estinta

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

Raffaele Ventura, 75enne ex membro delle Formazioni Comuniste Combattenti, potrà tornare in Italia in virtù della dichiarazione di “pena estinta” da parte della Corte d’Assise d’appello di Milano. Condannato a 14 anni per concorso morale nell’omicidio del ’77 del vicebrigadiere Antonio Custra a Milano, Ventura era uno dei 10 ex terroristi che sarebbero dovuti rientrare in Italia dalla Francia nel 2021. Trascorsi 28 anni dalla sentenza passata in giudicato, secondo la legge italiana nel caso di Raffaele Ventura la pena può essere considerata estinta.

Perché la pena di Raffaele Ventura è estinta

La pena comminata a Raffaele Ventura è stata dichiarata estinta per “decorso del tempo”. I giudici milanesi hanno accolto la richiesta dell’avvocato difensore Davide Steccanella in applicazione dell’articolo 172 del codice penale.

Questo articolo stabilisce che la pensa può essere dichiarata estinta “col decorso di un tempo pari al doppio della pena inflitta e, in ogni caso, non superiore a trenta e non inferiore a dieci anni”. Nel caso di Raffaele Ventura, condannato a 14 anni per l’omicidio Custra, sono passati 28 anni dal 1996, anno in cui la condanna era diventata definitiva.

PRIMA FILA DA SX: Giorgio Pietrostefani, Marina Petrella, Luigi Bergamin, Enzo Calvitti e Maurizio Di Marzio. SECONDA FILA DA SX: Roberta Cappelli, Sergio Tornaghi, Narciso Manenti, Giovanni Alimonti e Raffaele Ventura

Il “no” all’estradizione di Ventura dei giudici francesi

Raffaele Ventura, 75 anni, è un ex membro delle Formazioni Comuniste Combattenti, organizzazione terroristica di estrema sinistra attiva tra il 1977 e il 1978. Nel 1996 era stato condannato a 22 anni e 8 mesi di reclusione, 14 per l’omicidio Custra e il resto per altri reati. Nel giugno del 2021 il tribunale di Milano avevano dichiarato estinte le condanne per gli altri reati “per decorso del tempo”.

Stessa cosa accaduta ora per la condanna a 14 anni. Di fatto Raffaele Ventura, essendo decaduto anche l’ordine di carcerazione, potrà fare ritorno in Italia dalla Francia, dove vive da decenni. Proprio i giudici francesi avevano negato le richieste di estradizione a carico di Ventura e di altri 9 ex terroristi avanzate dall’Italia nell’ambito dell’operazione “Ombre rosse” del 2021.

Il commento dell’avvocato di Raffaele Ventura

“I 10 in Francia braccati sono diventati nove. Ventura condannato per la sparatoria di via de Amicis a Milano del 14 maggio 1977, riparato in Francia dal 1981 … ora potrà ritornare”, ha commentato l’avvocato Davide Steccanella, legale di Raffaele Ventura. Quest’ultimo si era presentato spontaneamente alle autorità francesi e, in attesa della decisione sull’estradizione, era rimasto in libertà.

I giudici francesi, il 29 giugno 2022, avevano dato parere negativo al trasferimento in Italia dei 10 condannati riparati in Francia, richiamando la violazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

L’omicidio Custra a Milano nel 1977

Il 75enne Raffaele Ventura era stato condannato per concorso morale nell’omicidio del vicebrigadiere Antonio Custra, avvenuto il 14 maggio 1977 in via De Amicis, a Milano. Come autore materiale dell’omicidio era stato condannato Mario Ferrandi, ex militante di Prima Linea.

Di quella manifestazione della sinistra extraparlamentare rimase iconica per gli “anni di piombo” anche la foto di un giovane (Giuseppe Memeo) che a braccia tese impugnava una pistola. Antonio Custra era stato ucciso da un proiettile mentre era in servizio nel corso di una manifestazione della sinistra extraparlamentare per protestare contro l’uccisione di Giorgiana Masi, avvenuta a Roma due giorni prima.

Fonte foto: ANSA

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