Pd, Zingaretti e la proposta alle Sardine: la risposta di Santori
Il portavoce delle Sardine Mattia Santori ha risposto alle parole del segretario del Pd Nicola Zingaretti
Il portavoce delle Sardine Mattia Santori ha risposto al segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti, che, a proposito del futuro del Pd, aveva detto: “Dobbiamo costruire il soggetto politico dell’alternativa, convocando un congresso con una proposta politica e organizzativa di radicale innovazione e apertura. Dobbiamo rivolgerci però alle persone, e non alla politica ‘organizzata’. Dobbiamo aprirci alla società e ai movimenti che stanno riempiendo le piazze in queste settimane”.
Mattia Santori, a ‘Circo Massimo’ su Radio Capital, ha dichiarato a tal proposito: “Zingaretti l’ha detta giusta affermando di offrire un approdo a chi non ce l’ha. È vero che noi non abbiamo un approdo, e fa bene la politica a proporne”.
Ancora il portavoce delle Sardine: “Noi ascoltiamo, osserviamo, ragioniamo, ma questo non significa che ogni approdo proposto vada bene. Abbiamo osservato una serie di dati di fatto”.
Santori ha proseguito: “Il Pd si sta mettendo in discussione, come altre forze di sinistra. Nelle Sardine l’offerta del Pd fa riflettere, fra chi è aperto e chi è molto diffidente, e questo è un bene, perché aprirsi fa bene”.
E ancora: “C’è un problema di tempismo: noi stiamo preparando un grande evento a Bologna, una festa della pluralità, poi le elezioni in Emilia Romagna e un nostro momento di ritrovo a inizio marzo in cui dovremmo definire chi siamo, dove vogliamo andare, che strumenti vogliamo usare”.
Sull’incontro, Santori ha detto: “Per me che sono laico ‘congresso’ è una bella parola, mentre spaventa chi ha fatto politica. Quello che faremo a marzo chiamiamolo ‘bilancio’“.
Sul futuro delle Sardine, il portavoce ha detto: “Manteniamo la nostra identità, manteniamo ciò che di buono abbiamo costruito e non acceleriamo il processo di istituzionalizzazione di questo movimento, perché abbiamo dimostrato che si può fare politica in maniera lenta e presente sui territori senza dover per forza presentarsi alle elezioni. Partendo da questi punti, troviamo la nostra identità”.
Poi, la chiosa finale: “Una volta trovata la nostra identità, sarà più facile capire che strada prendere, perché non è detto che si debba per forza rimanere sempre nelle strade, ma non è assolutamente detto che bisogna partecipare a un processo di rifondazione del centrosinistra”.
Pd-Sardine: il chiarimento di Zingaretti
Il segretario del Pd Nicola Zingaretti, in alcune dichiarazioni riportate da ‘Ansa’, ha spiegato il suo punto di vista: “Non voglio né annettere né includere nessuno, i partiti hanno il dovere etico e morale di dare risposte ai movimenti, ma non di metterci il cappello e tirarli per la giacchetta”.
Ancora Zingaretti: “Mi fa piacere perché dalle parole che sento c’è su questo un atteggiamento di grande correttezza”.