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Scontri a Parigi, arresti e auto in fiamme: perché si protesta

Proseguono le proteste in Francia: cosa sta succedendo e perché i cittadini stanno manifestando

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Scontri in piazza a Parigi: 22 persone fermate, auto in fiamme, vetrine spaccate, cassonetti incendiati. Questo il bilancio parziale dei disordini nella capitale della Francia, in occasione della manifestazione di protesta contro la legge sulla sicurezza. Lo riporta l’Ansa.

“Grazie alle forze dell’ordine mobilitate oggi – ha twittato il ministro dell’Interno Gerald Darmanin – che in alcuni casi hanno affrontato individui molto violenti: 22 persone sono già state fermate”.

Gli scontri di oggi seguono le proteste a livello nazionale della scorsa settimana che, secondo il ministero degli Interni, hanno coinvolto circa 130 mila persone. Per gli organizzatori, le persone scese in piazza si attestavano intorno alle 500 mila.

Parigi, disordini e arresti: cosa sta succedendo

I primi scontri si sono verificati subito dopo la partenza della manifestazione, con gruppi di giovani che hanno lanciato oggetti contro la polizia nell’est di Parigi, avenue de Gambetta. Gli agenti hanno risposto con i lacrimogeni.

Vetrine di negozi e di agenzie di banche e assicurazioni sono andate in frantumi, molti i petardi lanciati e i cassonetti in fiamme.

Francia, circa 90 cortei per protestare contro la legge sulla sicurezza

Non si protesta solo a Parigi, ma in diverse città della Francia. I manifestanti sfilano contro l’articolo 24 della legge sulla ‘sicurezza globale’, dopo le forti tensioni per i cortei – con disordini finali – di sabato scorso.

I cortei “per i diritti sociali e la libertà” sono in tutto una novantina. Si protesta perché si ritiene che la legge minacci la “libertà di stampa, di espressione e di manifestazione” oltre a prevedere “strumenti di sorveglianza di massa”.

La protesta si è infiammata a causa di episodi come quello avvenuto circa dieci giorni fa, con tre poliziotti che hanno picchiato un produttore musicale nero a Parigi.

I responsabili sono sotto inchiesta, in stato di custodia cautelare. Il presidente Emmanuel Macron ha definito l’episodio – filmato dalle telecamere di sorveglianza e finito su tutti i social network – “una vergogna per la Francia”.

Fonte foto: Ansa

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