Paralimpiadi, prima il bronzo a Giacomo Perini poi la squalifica: addio alla medaglia, il motivo è assurdo
Beffa per Giacomo Perini, atleta azzurro impegnato alle Paralimpiadi. Il canottiere aveva vinto il bronzo ma è stato squalificato per una dimenticanza
Nella lunga estate a cinque cerchi di Parigi 2024, tocca ora alle Paralimpiadi che sono in corso di svolgimento in Francia. È di oggi la notizia della squalifica per un’atleta italiano, Giacomo Perini, capace di vincere il bronzo in una gara di canottaggio. Il suo terzo posto è stato però invalidato, dopo un ricorso, perché sulla sua imbarcazione, l’azzurro aveva portato con sé il cellulare.
- Giacomo Perini squalificato alle Paralimpiadi: cos'è successo
- Cellulare sulla canoa: atleta azzurro perde la medaglia di bronzo
- Dall'equitazione al canottaggio, fino alle Paralimpiadi: chi è Giacomo Perini
- Ricorso e controricorso: in ballo una medaglia
Giacomo Perini squalificato alle Paralimpiadi: cos’è successo
Di sicuro, una delle vicende più peculiari capitate tra Olimpiadi e Paralimpiadi dove le spedizioni italiane si stanno facendo valere a suon di medaglie e grandi prestazioni.
Resterà invece l’amaro in bocca per l’atleta classe 1996 che paga una dimenticanza ed è costretto a dover riconsegnare il suo bronzo.
Giacomo Perini impegnato in una delle sue gare
Cellulare sulla canoa: atleta azzurro perde la medaglia di bronzo
Impegnato nelle Paralimpiadi 2024, Giacomi Perini aveva centrato il terzo posto nel canottaggio ma la giuria lo ha squalificato dopo il ricorso di Erik Horrie, australiano e quarto al traguardo.
Il motivo della segnalazione? Horrie si sarebbe accorto che Perini aveva con sé il cellulare.
Il telefonino era in una borsa che l’atleta aveva in canoa, evenienza questa proibita dalle regole.
Dall’equitazione al canottaggio, fino alle Paralimpiadi: chi è Giacomo Perini
Nato a Roma e amante dell’equitazione, Perini ha scoperto di essere malato di tumore quando aveva 18 anni, dopo essere caduto proprio da cavallo.
Un osteosarcoma, un tumore delle ossa, lo aveva colpito ancora adolescente. Dopo le cure e l’amputazione di una gamba, si era rimesso in gioco ed era ora approdato alle Paralimpiadi.
Il ventottenne ha una disarticolazione dell’arto inferiore destro e ha gareggiato nel PR1, la classificazione data a quegli atleti che utilizzano solo le braccia e le spalle per remare.
Ricorso e controricorso: in ballo una medaglia
La sua gioia per la prima medaglia olimpica vinta è durata poco e, anzi, a essa è subentrata la beffa. L’atleta azzurro infatti è stato declassato all’ultima posizione della sua finale.
Questo quanto si legge nella nota diffusa dalla giuria che rivela la motivazione della sua squalifica: “Nella finale del singolo maschile PR1, l’atleta dell’Italia è stato trovato a utilizzare apparecchiature di comunicazione durante la gara, in violazione della regola 28 e dell’Appendice R2, Bye-Law della regola 28. Di conseguenza, l’equipaggio è stato escluso dall’evento e viene classificato ultimo”.
La Federazione Italiana Canottaggio ha reso noto che presenterà anche lei un reclamo ufficiale, mettendo a disposizione i tabulati del telefono dell’atleta che non ha utilizzato il suo apparecchio ma lo ha solamente dimenticato all’interno della borsa nella quale teneva anche una bottiglietta d’acqua.