Paola Piras si sveglia e chiede del figlio morto per difenderla

Paola Piras, la donna di 51 anni di Tortolì colpita con 18 coltellate dall’ex compagno Masih Shahid lo scorso 11 maggio e finita in coma farmacologico in seguito all’aggressione, si è svegliata dopo 40 giorni. La notizia è stata anticipata da ‘La Nuova Sardegna’ e confermata all”ANSA’ dai dirigenti della Assl di Lanusei, dove la donna è ricoverata.

La donna sta facendo passi importanti verso la guarigione ma non è ancora fuori pericolo: respira autonomamente e ha ripreso ad alimentarsi, ma dal suo letto d’ospedale cerca il figlio Mirko morto l’11 maggio per difenderla.

Per il momento, Paola Piras non conosce ancora l’epilogo dell’aggressione e i medici dell’ospedale Santa Maria della Mercede temono che la notizia possa aggravare le sue già delicate condizioni di salute.

Secondo quanto riferito dall”ANSA’, è probabile che alla donna sia raccontata la verità tra qualche giorno, quando le sue condizioni miglioreranno. Per farlo l’ospedale Santa Maria della Mercede ha già schierato un’equipe di psicologi.

Il coma era stato indotto farmacologicamente dai medici rianimatori, allo scopo di preservare il suo corpo martoriato dalla violenza dell’ex compagno che ha sferrato fendenti in quasi tutti i suoi organi vitali.

Venerdì mattina, nell’istituto alberghiero Janas, al fratello di Mirko, Lorenzo, e alla zia Stefania è stato consegnato il diploma di maturità postumo del ragazzo.