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Paola Casali scomparsa durante una vacanza a Licata nel 2011: la storia e il mistero sull'ultimo appuntamento

Paola Casali è scomparsa da Licata il 20 novembre 2011. Quel giorno aveva un appuntamento con il nuovo compagno e non è più rientrata a casa

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Paola Casali è scomparsa Licata (Agrigento) nel 2011, nello stesso giorno in cui aveva un appuntamento con un uomo. La sua storia è piena di ombre e orbita intorno alla figura di un compagno che non faceva che chiederle denaro. Denaro di cui, oggettivamente, Paola Casali non disponeva. Nel giorno della scomparsa i due avrebbero dovuto incontrarsi, ma inizialmente lui negò di conoscerla e successivamente disse di essere solo un amico. Le celle telefoniche, tuttavia, dicevano tutt’altro.

La scomparsa di Paola Casali, tutta la storia

Paola Casali, 49 anni, risiedeva nel Milanese ma era originaria di Licata, in provincia di Agrigento. Dopo una lunga convivenza da separata in casa con l’ex marito conobbe un uomo di origini siciliane come lei, residente ad Arezzo.

Nel 2011 i due decisero di incontrarsi e come luogo del primo appuntamento scelsero la Sicilia, Licata. Arrivò il 20 febbraio, il giorno del primo incontro ma anche quello in cui la figlia Elena sentì per l’ultima volta sua madre.

Paola Casali è scomparsa da Licata nel 2011, nel giorno in cui aveva appuntamento con un uomo. Si scoprì che la donna inviava continuamente soldi allo sconosciuto

Paola Casali rassicurò la figlia Elena e le disse che avrebbe preso qualche giorno per sé, ma subito dopo sparì nel nulla. Quella telefonata, tuttavia, fu tutt’altro che rassicurante.

Per questo motivo gli investigatori battono ancora oggi la pista dei debiti, dato che la 49enne soffriva di una forma di ludopatia e specialmente con il compagno misterioso sembrava aver instaurato un rapporto ossessivo di dipendenza economica. Un altro dettaglio fu notato proprio dalla figlia Elena, ed ecco il motivo della telefonata, l’ultima, del 20 febbraio prima che Paola Casali svanisse nel nulla.

L’appuntamento e l’ultima telefonata

Ad avviare la conversazione fu proprio la figlia maggiore. Elena, infatti, comunicò a sua madre che la banca aveva notificato una richiesta di prestito di 5 mila euro sul conto che le due avevano cointestato. In poche parole, Paola Casali aveva fatto firmare l’operazione alla figlia con l’inganno.

La figlia le domandò spiegazioni, e Paola Casali riuscì soltanto a dire: “Non potevo fare altro”. Come ricostruisce ‘Fanpage’, oltre alla ludopatia Paola Casali viveva un rapporto ossessivo con quel nuovo compagno che da sempre le faceva grandi richieste di denaro. Anche in quel 20 febbraio, infatti, Elena portò la madre a confessare che quei 5 mila euro erano destinati proprio a quell’uomo. Alle 18 terminò la conversazione e di Paola Casali si persero le tracce per sempre.

La riapertura delle indagini

Grazie alla tenacia delle figlie di Paola Casali, Elena e Marika, nel 2020 la Procura di Agrigento accolse l’istanza di riapertura delle indagini. Le due ragazze, infatti, si erano rivolte all’Associazione Penelope, nata su ispirazione di Gildo Claps – fratello di Elisa Claps – che riuscì a far sì che il caso non venisse più archiviato.

Elena e Marika, infatti, non hanno mai creduto all’allontanamento volontario ma hanno sempre valutato l’ipotesi che qualcuno possa aver fatto del male alla loro madre. Le indagini, condotte dai carabinieri, sono ora concentrate sui tabulati telefonici. Va precisato che il nuovo compagno, all’inizio, disse di non conoscere la donna, poi cambiò versione dicendo di essere soltanto un amico. Messo alle strette dai tabulati telefonici che lo localizzavano a Licata, disse di trovarsi in quella località soltanto per lavoro.

Fonte foto: iStock

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