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Che fine ha fatto Danilo Restivo e perché ha ucciso Elisa Claps (ma non solo): tutte le identità del killer

Chi è Danilo Restivo? Perché ha ucciso Elisa Claps? Sin da giovanissimo molestava le dirimpettaie con telefonate anonime e lettere inquietanti

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Il 12 settembre 1993 Danilo Restivo ha ucciso Elisa Claps; il 12 novembre 2002 ha ucciso Heather Barnett. Un primo omicidio a Potenza, il secondo delitto a Bournemouth, nella contea del Dorset, nel sud dell’Inghilterra. Ancora oggi i familiari e l’opinione pubblica si interrogano sui motivi per cui non sia stato fermato prima, un tempismo che avrebbe ribaltato gli esiti di questa storia e che, probabilmente, non sarebbe costato la vita alla povera sarta inglese di 52 anni. Perché Danilo Restivo ha ucciso?

Che fine ha fatto Danilo Restivo?

Oggi, 12 settembre 2023 e 30 anni dopo la scomparsa e l’assassinio di Elisa Claps, Danilo Restivo è ancora detenuto in Inghilterra dopo la condanna a 40 anni arrivata nel dicembre 2012 da parte della Crown Court di Winchester.

L’Italia lo ha condannato a 30 anni il 23 ottobre 2014 dopo la sentenza definitiva in Cassazione. Mentre scriviamo non vi sono notizie sull’estradizione. Nella memoria collettiva sono rimaste impresse le immagini di Danilo Restivo che nel 2011 arriva alla corte di Winchester con il volto coperto per tenersi lontano dalle telecamere dei giornalisti.

heather barnett elisa claps danilo restivoFonte foto: ANSA
Da sinistra: Heather Barnett, uccisa da Danilo Restivo nel 2002; Elisa Claps, uccisa nel 1993.

La famiglia di Danilo Restivo, che non ha partecipato al processo di Winchester, è stata contattata dal giornalista Pablo Trincia per il podcast ‘Dove nessuno guarda’. Trincia ha conferito con la sorella Anna che ha preferito non rilasciare dichiarazioni.

Siamo nella parte della storia sbagliata“, si è limitata a dire Anna Restivo.

Perché Danilo Restivo ha ucciso Elisa Claps?

Danilo Restivo tenta spesso un approccio con le ragazze, ma le sue doti da corteggiatore sono piuttosto le insistenze di un ragazzo petulanteinsistente.

Nell’estate 1993, per esempio, mentre Elisa si trova in Calabria per una vacanza al mare con il fratello Gildo Claps, Danilo tenta di avvicinare la 16enne a più riprese.

Questi tentativi infastidiscono Elisa al punto da richiedere l’intervento del fratello che riesce ad allontanarlo. La sera prima della scomparsa e della morte, l’11 settembre 1993, Danilo Restivo telefona a casa Claps e propone ad Elisa di incontrarsi per consegnarle un regalo.

Quando il corpo di Elisa Claps viene rinvenuto, il 17 marzo 2010, i pantaloni della ragazza risultano abbassati e sulla maglia sgualcita sono presenti tracce di DNA compatibili con quello di Danilo Restivo.

Questi dettagli fanno pensare ad un tentativo di approccio sessuale, circostanza che Danilo Restivo ha sempre respinto.

Lucio Di Pietro, il pg di Salerno, sostiene che Restivo “uccise Elisa colpendola con 13 coltellate al torace dopo un approccio sessuale rifiutato“.

Tutte le identità di Restivo: Giuseppe, la finta Elisa, ‘Analisiprofonda’ e il parrucchiere

A rendere ancora più ricca di spunti la storia dell’omicidio di Elisa Claps sono le tante maschere indossate da Danilo Restivo in circa 20 anni.

Diciamo “circa 20 anni” perché ancor prima di uccidere la 16enne potentina, questo giovane nato nella siciliana Erice prese di mira tre ragazze che vivevano di fronte alla sua abitazione.

Nel libro ‘Per Elisa’, Gildo Claps colloca quegli episodio nei sei mesi prima della scomparsa e dell’omicidio di Elisa.

Le tre ragazze – Sabrina, Paola e Giovanna – ricevono telefonate anonime di giorno e di notte. Dall’altro capo del telefono c’è una voce che sospira e fa sentire loro una musica, a volte ‘Profondo Rosso‘ dei Goblin, altre volte il ‘Per Elisa‘ di Ludwig Van Beethoven.

Poi ci sono le lettere firmate ‘Giuseppe‘, un presunto disabile che vive con Vittorio Francesco. Vittorio è il lupo cattivo al quale attribuisce le telefonate moleste. Una di queste lettere contiene un ordigno rudimentale destinato a Sabrina, con un messaggio: “Bum! Quanto tempo ti resta per vivere?“.

Il 23 aprile 1999 Danilo Restivo arriva ad inviare una falsa email all’indirizzo messo a disposizione dai Claps per cercare Elisa. Restivo si spaccia per Elisa Claps e racconta di trovarsi in Brasile.

C’è, inoltre, il forum ‘Il popolo della rete‘ in cui Danilo Restivo apre un topic dal titolo eloquente: “Quanti dubbi sul caso Claps”. Nascosto dietro il nickname ‘Analisiprofonda’ pubblica post a sostegno dell’innocenza di Danilo Restivo, addirittura proponendo la tesi di una responsabilità dei Claps nell’omicidio di Heather Barnett.

Infine, “il parrucchiere“, un’identità che Danilo non sceglie ma che gli viene attribuita dai potentini: Restivo si fa notare più volte per tagliuzzare ciocche di capelli delle ragazze che incontra sull’autobus. Nella sua casa del Dorset, inoltre, gli inquirenti ne trovano una collezione.

Il presunto omicidio di Jong-ok Shin

Alle 2:50 del 12 luglio 2002 a Bournemouth viene uccisa Jong-ok Shin, detta Oki, studentessa sudcoreana di 26 anni.

Oki sta percorrendo Malmesbury Park dopo una sera trascorsa in un wine bar quando viene raggiunta da tre coltellate alla schiena.

Dopo una soffiata di un informatore della polizia viene arrestato il tossicodipendente Omar Benguit, che ancora oggi si dichiara innocente.

Accanto al cadavere di Jong-ok Shin, però, sono stati rinvenuti una ciocca di capelli e un passamontagna, elementi che fanno pensare a Danilo Restivo.

L’omicidio di John-ok Shin è uno dei tanti misteri della carriera criminale di Restivo, dalla stampa spesso incasellato tra i profili dei serial killer.

che-fine-ha-fatto-danilo-restivo Fonte foto: ANSA
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