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Padre poliziotto costringe il figlio autistico a dormire al freddo: il bimbo è morto di ipotermia

Un padre poliziotto di Long Island è stato condannato per aver lasciato morire il figlio autistico: lo ha costretto a dormire in garage, al freddo

Pubblicato:

Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

Si è conclusa la vicenda processuale legata ad un terribile caso di cronaca nera che riguarda un bimbo autistico di soli 8 anni: Thomas è morto di freddo dopo che il padre poliziotto lo ha costretto a dormire in garage. Accusata anche la compagna dell’uomo.

Bimbo autistico costretto a dormire in garage

La vicenda arriva da Long Island, isola della costa orientale degli Stati Uniti situata di fronte agli Stati di New York e Connecticut, e risale a gennaio del 2020. Lo sfortunato protagonista si chiamava Thomas Velva, bimbo autistico di soli 8 anni.

È morto la notte del 17 gennaio di quell’anno, dopo essere stato costretto a dormire in garage al freddo dal padre-orco, Michael Valva. Stando a quanto riportato dal New York Times, il figlio e il fratello (anch’egli autistico) sono stati vittime di continui soprusi per anni.

Secondo la giuria, Michael Valva avrebbe dimostrato poco rimorso per quanto accaduto al figlio

Se ne erano accorti anche gli insegnanti e il preside della East Moriches Elementary School, tanto da chiamare ripetutamente i servizi sociali nei tre anni che hanno preceduto la tragica morte del bambino. Non sono però servite né le chiamate né le foto dei lividi sul suo corpo.

La ricostruzione della sua morte

Al processo, che si è concluso venerdì 4 novembre 2022 con la condanna del padre, è stato ricostruito l’accaduto. Il bambino era stato costretto a dormire in garage quella notte: la mattina, stando all’audio preso dalle telecamere di sicurezza si è poi urinato e defecato addosso.

La compagna del padre, ex poliziotto di New York City, ha suggerito di fargli mangiare le sue stesse feci. Michael Valva lo avrebbe poi fatto spogliare e lavato in giardino con acqua fredda. I filmati mostrano il bambino cadere a terra e battere la testa.

Alle 8.50, dopo averlo lasciato di nuovo nel freddo garage, l’ex poliziotto si è accorto che il bambino era catatonico. È stato dichiarato morto poco dopo e l’autopsia ha stabilito come causa della morte un arresto cardiaco e ipotermia.

Condannato per omicidio di secondo grado

I legali difensori del padre di Thomas hanno provato fino alla fine a far derubricare l’omicidio di secondo grado dalla lista delle accuse, ma la giuria di Long Island ha deciso di ritenerlo colpevole di tutti i reati, comprese quattro accuse di condotta pericolosa per un minore. Una vicenda che ricorda tristemente da vicino quanto accaduto in Italia, per esempio nella vicenda di Cardito.

“Non puoi lasciare un bambino di 8 anni nudo con -7 gradi dopo averlo fatto dormire sul pavimento di un garage freddo e non aspettarti che vada in ipotermia” ha sostenuto la procuratrice della contea di Suffolk, Kerriann Kelly.

Sotto accusa c’è anche la compagnia del padre, la 45enne Ms. Pollina. I due avrebbero più volte rinchiuso Thomas e il fratello Anthony in quel garage, facendogli passare altri orrori stando alle testimonianze degli insegnanti.

Fonte foto: iSTOCK

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