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Padre e figlio trovano un serpente sulla loro auto a Roma: lo spavento e le indicazioni dell'esperto

A Roma un padre e un figlio si sono trovati sul parabrezza della loro automobile un serpente

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Spavento per un padre e un figlio a Roma. Nel garage della loro abitazione nel quartiere Tuscolano, sopra l’auto parcheggiata, è apparso un serpente. A raccontare la vicenda è stato il papà, Massimiliano Scaringella, che ha spiegato che l’apparizione dell’animale si è palesata dopo che con il figlio si era recato a vedere una partita di rugby ai campi di Sapienza Sport, in viale Tor di Quinto.

Lo spavento

“Siamo rientrati a casa e abbiamo parcheggiato in garage. Trenta minuti dopo è uscito mio figlio è si è visto strisciare un serpente sul parabrezza dell’auto”, ha spiegato l’uomo al Messaggero.

Il rettile, un biacco, si era probabilmente rintanato in un anfratto della carrozzeria. “Ci siamo spaventati molto. Il serpente non sarà velenoso, ma quando lo vedi il dubbio ti può venire, ma – ha raccontato sempre Massimiliano – il grosso problema sarebbe stato se avessimo lasciato la macchina con i finestrini aperti. Se fosse entrato nella macchina, sarebbe stato davvero terribile”.

Scaringella ha aggiunto che suo figlio è rimasto scosso dalla vicenda tanto che per qualche giorno ha avuto difficoltà a salire a bordo della macchina.

Il rilascio dell’animale

E poi? Che fine ha fatto il serpente? “Ci siamo fermati – ha riferito Massimiliano – e abbiamo fatto in modo che scendesse. Con un bastone e senza fargli del male l’abbiamo accompagnato giù dall’auto e siamo poi ripartiti”.

Il biacco è un serpente pericoloso?

Non è raro imbattersi in un biacco in Italia. Anzi è uno dei serpenti più diffusi. Agile e veloce, è un eccellente arrampicatore e non è velenoso. “Il rettile in questione – spiega al Messaggero l’esperto zoofilo Andrea Lunerti – avrà cercato di riscaldarsi sopra la macchina. Sono dei veri provetti arrampicatori. Si sanno arrampicare benissimo su tutte le strutture umane. E sono quelli che seminano di più il panico proprio perché riescono ad issarsi dai primi piani di un edificio fino alle tubature. E passano anche attraverso le fessure che collegano i mattoni”.

Lunerti ha specificato che il biacco non è un serpente velenoso ma che non è del tutto innocuo: “Se si nascondono od avventurano all’interno – come nel caso di una macchina – non è sempre facile tirarli fuori perché si spaventano e manifestano comportamenti aggressivi. Il morso è composto da quasi 90 denti arrotondati all’uncino in modo da impedire la fuga alla preda”.

L’esperto ha aggiunto che il biacco è utile in quanto è un mangiatore di topi e, in età giovanile, va in contrapposizione ai cuccioli di vipera, limitando quindi la loro diffusione.

Fonte foto: ANSA

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