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Ostaggio a Gaza sopravvive cantando Andrea Bocelli: il cantante scrive una lettera all'85enne Yaffa Adar

Il tenore Andrea Bocelli, una volta saputa la storia dell'85enne ostaggio a Gaza sopravvissuta cantando la sua musica, le ha scritto una lettera

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Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

È rapidamente diventata virale la storia di Yaffa Adar, una delle persone rapite da Hamas e che ha passato come ostaggio oltre un mese. Durante quella prigionia, ha cantato Andrea Bocelli e il cantante, una volta saputa la sua storia, le ha scritto una lettera.

La storia dell’85enne Yaffa Adar rapita il 7 ottobre

Stando alla vicenda raccontata dal programma investigativo israeliano Uvda di Channel 12, c’era anche l’85enne Yaffa Adar tra le persone rapite durante l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 al kibbutz di Nir Oz. Le immagini di lei caricata di peso su un golf car dai miliziani, hanno fatto il giro del mondo.

La donna, sopravvissuta alla Shoah, ha passato in prigionia 49 giorni prima di essere liberata il 24 novembre in uno dei primi scambi di ostaggi tra il governo israeliano e la milizia palestinese. Parlando di come ha vissuto quei giorni, ha raccontato che le è stato d’aiuto il tenore italiano Andrea Bocelli.

Un’immagine della commossa 85enne dal video diffuso da Ansa

Ogni mattina cantavo a me stessa le sue canzoni e pensavo: ‘Dio, forse questo mi porterà una buona giornata. Forse oggi porterà la mia liberazione” ha detto Yaffa Adar. Quel momento è infine arrivato e non solo, la sua storia è arrivata anche al diretto interessato.

La lettera di Andrea Bocelli all’ex ostaggio di Hamas

Lo stesso programma è riuscito a far arrivare la storia dell’85enne ostaggio di Hamas ad Andrea Bocelli, tramite il produttore Gad Oron. Una volta venutone a conoscenza, il tenore le ha fatto arrivare una lettera trasmessa dalla stessa emittente.

Bocelli si trovava negli Stati Uniti durante la cerimonia del suo staff per l’accensione delle candele di Hannukkah e ha scritto: “Carissima signora Yaffa Adar vorrei poterti abbracciare! Desidero ringraziarti per l’emozione che la tua storia ha suscitato in tutte le persone che hanno avuto il privilegio di ascoltarla e soprattutto in me”.

Poi, il cantante afferma che “non avrei mai pensato che la mia umile voce, questo grande dono che immeritatamente ho ricevuto dal cielo, potesse un giorno rivelarsi così importante“. Non c’è premio o applauso, aggiunge, “che valga quanto le tue parole, che ti assicuro che non dimenticherò mai”.

Commozione per il video della donna omaggiata dal tenore

Nella lettera, letta e tradotta dalla nipote a Yaffa Adar, Bocelli scrive ancora: “D’ora in poi, canterò con rinnovato entusiasmo, con rinnovata fede, con nuova energia. Spero di poterti incontrare un giorno e cantare, solo per te, qualunque cosa tu voglia, così da cancellare, per quanto possibile, il ricordo doloroso di giorni terribili”.

Il cantante ha detto di ammirarne il coraggio e dall’altra parte dell’Oceano ha inviato i suoi saluti, “pieni di gratitudine, ammirazione e affetto”. La reazione della donna rapita da Hamas è stata commovente: “Wow, che onore! Andrea Bocelli!” ha detto, per poi stringere al petto la lettera. La sua storia, inevitabilmente, sta facendo il giro del web.

Fonte foto: ANSA-IPA

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