Orsini contro la Nato: "Perché gli Usa fanno propaganda con l'Italia come Putin la fa con la Bielorussia"
Il professore Alessandro Orsini: nuove dichiarazioni contro i vertici della Nato a Piazzapulita e nuova polemica
Altre dichiarazioni di Alessandro Orsini, altre polemiche. “Il segretario generale della Nato è un pazzo, è un pazzo. La Nato ha fatto cose gravissime”, ha scandito il professore di sociologia del terrorismo internazionale nel corso della sua ospitata nel programma Piazzapulita, in onda su La7 e condotto da Corrado Formigli.
Piazzapulita, Alessandro Orsini: “Il segretario generale della Nato è un pazzo e il vice segretario fa propaganda”
Orsini si è riferito chiaramente a Jens Stoltenberg, ossia il segretario generale della Nato, e al ruolo dell’Alleanza Atlantica in relazione alla guerra in corso tra l’Ucraina e la Russia.
“Si può dire qualsiasi cosa. Io dico che il segretario generale della Nato è un pazzo. Il vicesegretario generale della Nato viene qui a fare propaganda“, ha aggiunto il professore di sociologia in riferimento anche alle dichiarazioni rilasciate dal vicesegretario generale della Nato, Mircea Geoana.
“Il Cremlino, con la propaganda, fa con la Bielorussia quello che la Casa Bianca fa con l’Italia – ha sostenuto sempre Orsini -. Putin non ha mai pensato di fare la guerra lampo, l’impressione che noi abbiamo è che Putin sia sempre perdendo. Siamo tutti dentro la propaganda, io sento il dovere morale di sostenere i miei colleghi russi perché noi qui siamo pieni di propaganda”.
Orsini contro Mircea Geoana: cosa ha detto il vicesegretario della Nato a Piazzapulita
Ma che cosa ha detto Geoana? “Non abbiamo indicazioni che la Russia abbia rinunciato all’ambizione principale di occupare tutta l’Ucraina”, ha dichiarato il vice segretario generale della Nato, sempre a PiazzaPulita. Quindi ha specificato che “dopo sei settimane di una fase iniziale con pochi successi la Russia sta riconsiderando la propria posizione e si sta preparando a un attacco massiccio per occupare interamente la regione del Donbass e per consolidare il corridoio che collega la Crimea al Donbass“.
“Ho l’impressione che la differenza del tipo di guerra che vedremo nella seconda fase richiederà altri tipi di necessità da parte dell’esercito ucraino quindi il sostegno degli Alleati all’Ucraina cambierà a seconda di questo. Posso prevedere che gli Alleati forniranno più armi all’Ucraina secondo le sue esigenze in questa fase”, ha proseguito Geoana.
“La determinazione che abbiamo qui alla Nato – ha continuato Geoana – e nei paesi alleati è più forte che mai: le atrocità che abbiamo visto a Bucha ci hanno davvero toccato. Posso solo prevedere che il sostegno all’Ucraina continuerà ad essere consistente e utile nella nuova fase della guerra”.
Adesso, ha concluso, “l’obbligo della Nato è di trovare un equilibrio tra il sostegno all’Ucraina senza entrare nel rischio di una escalation e di una guerra tra Nato e Russia, che sarebbe molto più complessa e avrebbe conseguenze ben più gravi. Fidatevi del nostro giudizio e del nostro senso di responsabilità perché stiamo cercando di fare entrambe le cose”.
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