Proteste pro Gaza nelle università Usa, decine di arresti: polizia spara proiettili di gomma sui manifestanti
Continuano le proteste contro la guerra a Gaza nelle università americane: la polizia irrompe nel campus Ucla a Los Angeles
Proseguono le proteste nelle università degli Stati Uniti per la guerra di Israele a Gaza. Da New York alla California, è alta la tensione nei campus di numerosi collegi americani. Nella notte italiana tra il 1 e il 2 maggio, almeno 15 persone sono rimaste ferite nel campus dell’Università della California (Ucla) a Los Angeles, in seguito a scontri che hanno coinvolto gruppi di manifestanti filo-palestinesi e filo-israeliani.
Nella giornata del 2 maggio la polizia ha fatto irruzione nel campus della Ucla e ha smantellato l’accampamento e le barricate erette dai manifestanti filo-palestinesi. Secondo quanto riporta la Cnn, i poliziotti hanno sparato proiettili di gomma contro i manifestanti durante l’operazione.
Sono circa 200 i giovani fermati dalla polizia durante le operazioni di sgombero alla Ucla, portando a circa 2 mila, come riporta Ap, il numero di persone arrestate finora nei campus americani nell’ambito delle proteste pro-Gaza.
Nelle ultime ore è intervenuto sulla vicenda il presidente Joe Biden, affermando che le “proteste pacifiche sono tutelate in America, il vandalismo e le proteste violente no”.
Secondo il presidente statunitense “il dissenso è essenziale per la democrazia, ma il dissenso non deve mai portare al disordine. Non siamo un Paese autoritario che mette a tacere la gente e soffoca il dissenso, ma non siamo neanche un Paese senza leggi, l’ordine deve prevalere”.