Bucha, il massacro fa parte dello schema russo? Le intercettazioni dei messaggi radio dell'intelligence
Uno schema e indicazioni chiare per uccidere e torturare civili e militari ucraini prigionieri: quanto successo a Bucha potrebbe non essere un caso isolato
Le immagini e gli orrori della città di Bucha sono ancora fresche nella mente degli ucraini e di tutti gli europei che hanno scoperto il lato più brutto dell’invasione russa in Ucraina. I corpi torturati e il massacro della città, secondo fonti dell’intelligence tedesca, potrebbero però far parte di uno schema che i russi hanno messo in atto anche in altre città occupate, aprendo al possibile futuro orrore nelle liberazioni.
- Bucha, ai russi le indicazioni per il massacro
- Bucha, dopo i soldati russi sono arrivati i ceceni
- Da Bucha a Mariupol, la paura di nuovi massacri
Bucha, ai russi le indicazioni per il massacro
Il dubbio che quanto accaduto a Bucha possa far parte di uno schema che i russi attuano in ogni città conquistata è nato dalle intercettazioni che la Bundesnachrichtendienst, i servizi segreti tedeschi, hanno in mano. Dai messaggi radio dei russi sono stati rilevati infatti degli ordini che i superiori davano ai militari nel territorio, con indicazioni precise su cosa fare con i cittadini incontrati per strada.
Tra i civili uccisi in bicicletta e rivendicati da alcuni militari, passando per l’ordine di interrogare, torturare e poi uccidere i soldati ucraini, diverse sono le barbarie che i russi avrebbero preparato a monte e che potrebbero essere state riproposte ad ogni nuova conquista.
I cittadini ucraini in fuga da Bucha
Bucha, dopo i soldati russi sono arrivati i ceceni
Non solo russi, ma anche ceceni. Secondo dei testimoni, a Bucha non avrebbero operato soltanto i militari del Cremlino, ma anche gli uomini più duri e rudi arrivati dalla Cecenia che sono conosciuti per la loro cattiveria.
Uomini del Gruppo Wagner, assoldato per uccidere Zelensky, avrebbero messo piede a Bucha subito dopo i russi, dando il via al massacro vero e proprio nella cittadina. In molti, secondo quanto riferito dal Der Spiegel, sarebbero stati uccisi proprio dai ceceni inviati sul territorio per torturare i miliari ucraini fatti prigionieri.
Da Bucha a Mariupol, la paura di nuovi massacri
Il timore, ora, è riuscire a tornare a controllare le città ucraine cadute sotto le mani dei russi e trovare nuovi orrori. A denunciare il massacro, da settimane, è anche Mariupol, col sindaco della cittadina assediata che ha svelato che i russi utilizzano forni crematori mobili per bruciare i corpi e cancellare i crimini di guerra in atto.
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