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Orrore ad Avellino, ossa umane in un bidone: la macabra scoperta, appartengono ad almeno due persone

Un agricoltore di Venticano, in provincia di Avellino, ha notato un bidone pieno di ossa umane, presumibilmente appartenenti a due persone diverse.

Pubblicato:

Roberto Vivaldelli

GIORNALISTA

Giornalista professionista esperto di relazioni internazionali e geopolitica, scrive anche di attualità, cultura ed economia. Collaboratore di diverse testate nazionali, ha scritto due libri e curato la pubblicazione in italiano di un saggio del politologo statunitense John J. Mearhseimer.

Un ritrovamento a dir poco agghiacciante e inquietante. A Venticano, in provincia di Avellino, sono state trovate delle ossa umane, si presume appartenenti ad almeno due persone diverse, all’interno di un bidone in un terreno.

La scoperta

La persona che ha fatto la macabra scoperta, notando le ossa nel bidone di plastica a Venticano, ha allertato le forze dell’ordine.

Il rinvenimento è stato segnalato ai Carabinieri da un agricoltore, proprietario di un terreno circostante.

Sul luogo sono intervenuti i Carabinieri della stazione di Venticano e della compagnia di Mirabella Eclano.

Ossa forse provenienti da cimiteri

Le forze dell’ordine stanno cercando di fare chiarezza sulla vicenda.

Come riportato dall’Adnkronos, i Carabinieri non escludono che si possa trattare di ossa provenienti da cimiteri, da corpi già sepolti e poi riesumati.

Venticano, in provincia di Avellino, luogo del macabro ritrovamento

Bidone sul posto da diversi anni

Secondo le prime ricostruzioni, il bidone di plastica contenente le ossa umane trovato a Venticano, in provincia di Avellino, era sul posto da diversi anni e non risulterebbe sia stato mosso di recente.

Questo potrebbe far presumere che i resti provengano da cimiteri, anche se, al momento non si escludono anche altre ipotesi. Gli accertamenti sono in corso.

Sono diverse le notizie che hanno avuto un eco nazionale riguardanti la provincia di Avellino, emerse negli ultimi mesi. Lo scorso 30 luglio, ad esempio, un commerciante cinese di 56 anni sarebbe stato ucciso a martellate da un 20enne di origini nigeriane.

Il 26 aprile scorso ha invece destato scalpore la notizia della donna che avrebbe tenuto la figlia ventenne segregata in casa per tre anni. È accaduto in un piccolo comune della provincia campana.

Fonte foto: ANSA

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