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Orologio dell'Apocalisse a 90 secondi dalla mezzanotte: la fine del mondo è vicina secondo gli scienziati

Gli scienziati hanno spostato ulteriormente le lancette dell'Orologio dell'Apocalisse verso la mezzanotte, che indica la fine del mondo: ecco perché

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Mirko Ledda

EDITOR E FACT CHECKER

Scrive sul web da 15 anni, muovendo i primi passi come ghost writer e facendo attività di debunking delle notizie false. Si occupa principalmente di pop economy, con particolare attenzione ai temi legati alla tecnologia e al mondo digitale, all'industria alimentare e alla sanità.

L’apocalisse è sempre più vicina. Mancano solo pochi secondi alla fine del mondo. Almeno metaforicamente, secondo l’iniziativa Doomsday Clock, meglio nota in Italia come Orologio dell’Apocalisse, create nel 1947 da un gruppo di scienziati.

Che cos’è l’Orologio dell’Apocalisse e cosa indica la mezzanotte

Il conteggio, che compie 75 anni quest’anno, è partito da un pool di scienziati della rivista Bulletin of the Atomic Scientists dell’Università di Chicago.

Si tratta di un orologio immaginario che misura il pericolo di un’ipotetica fine del mondo attraverso la metafora del passare del tempo.

Tanto più tempo manca alla mezzanotte, che simboleggia la fine del mondo, e tanto più il pericolo è lontano.

Inizialmente la mezzanotte rappresentava unicamente la guerra atomica, ma dal 2007 viene preso in considerazione qualsiasi evento che potrebbe mettere definitivamente la parola fine all’umanità, come il cambiamento climatico.

Mancano 90 secondi alla fine del mondo: l’allarme degli scienziati

L’orologio fu impostato nel 1947 alle ore 23.53, sette minuti prima della mezzanotte. E in 75 anni le lancette si sono mosse ben 23 volte.

L’ultimo spostamento è stato effettuato il 24 gennaio 2023, quando è stata raggiunta la massima vicinanza alla mezzanotte, appena 90 secondi.

Attraverso calcoli matematici, gli studiosi hanno dunque decretato che non siamo mai stati così vicini a vedere la fine del mondo. Sono quattro le aree tematiche in cui si dividono le minacce al pianeta secondo l’Orologio dell’Apocalisse.

  • Armi nucleari.
  • Crisi climatica.
  • Minacce biologiche.
  • Disinformazione e innovazione distruttiva.

Apocalisse sempre più vicina: i rischi delle armi nucleari

La guerra in Ucraina è l’evento che maggiormente ha spostato le lancette dell’orologio immaginario, ma la commissione scientifica è preoccupata anche per il mancato rinnovo della tregua nucleare tra Russia e Usa, che scadrà nel 2026.

L’espansione dell’arsenale nucleare della Cina, che secondo le previsioni entro il 2035 sarà quintuplicato, potrebbe avere conseguenze imprevedibili per la stabilità degli equilibri internazionali.

Preoccupano poi la Corea del Nord, con il lancio di missili a lunga gittata, la corsa al nucleare dell’Iran, le spese belliche sostenute da India e Pakistan.

Apocalisse sempre più vicina: i rischi della crisi climatica

L’invasione dell’Ucraina ha avuto effetti devastanti anche sul cambiamento climatico. I Paesi dipendenti dal gas russo hanno infatti dovuto spendere ingenti somme di denaro in fornitori alternativi di gas.

Con la conseguenza che le spese per le energie rinnovabili e la transizione sono state ridotte drasticamente.

Nel mentre sono risalite le emissioni di Co2 in diverse potenze, come Usa e India, dopo la pausa delle attività produttive a causa della pandemia di Covid.

Nel mondo si registrano sempre più eventi meteo estremi collegati al cambiamento climatico, con carestie e danni economici che stanno mettendo in ginocchio molte popolazioni.

Apocalisse sempre più vicina: i rischi delle minacce biologiche

Il Covid non è l’unico grande e preoccupante evento sanitario che abbiamo vissuto. Dal 1980 sono cresciuti a livello esponenziale i rischi collegati all’insorgenza di nuove malattie e nuovi virus in tutto il mondo.

Patogeni di origine animale potrebbero fare ancora il salto di specie e contagiare l’uomo. Senza considerare poi che ogni giorno si verificano incidenti in laboratorio.

A rappresentare un rischio è inoltre la guerra, e si teme che un’escalation nel conflitto tra Russia e Ucraina possa portare all’uso di armi batteriologiche.

Apocalisse sempre più vicina: i rischi di fake news e tecnologia

Dal punto di vista della disinformazione e delle fake news, ci sono buone notizie. I Paesi occidentali si stanno sforzando per debellare questa minaccia, che potrebbe avere serie conseguenze sulla storia della nostra specie.

Preoccupa però la mancanza di libertà di stampa in Russia e in Cina. Nella potenza asiatica, inoltre, le tecnologie di sorveglianza e identificazione rappresentano grandi rischi sul fronte dei diritti umani, e quindi per tutta la società civile.

Fonte foto: ANSA

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