La Corea del Nord lancia due nuovi missili balistici nel Mar del Giappone: l'allarme di Seul
Le provocazioni di Pyongyang non si fermano: due nuovi missili a corto raggio sono stati lanciati nei pressi della Corea del Sud e del Giappone
Ancora tensione al 38esimo parallelo. Nella giornata di venerdì 23 dicembre la Corea del Nord ha lanciato due nuovi missili balistici a corto raggio verso il mar del Giappone. I test militari di Pyongyang oltre la sua costa orientale hanno raggiunto quest’anno un numero senza precedenti, con circa 40 missili lanciati. Il timore delle autorità sudcoreane è che Kim Jong-un si stia preparando a un test nucleare.
- I due nuovi missili nordcoreani nel Mar del Giappone
- La reazione del Giappone
- Il presunto supporto di Pyongyang a Mosca
I due nuovi missili nordcoreani nel Mar del Giappone
Il nuovo test missilistico della Corea del Nord è arrivato a pochi giorni dall’ultimo effettuato, a prova del fatto che Pyongyang non abbia alcuna intenzione di fermare le sue azioni provocatorie. La denuncia è arrivata dallo Stato Maggiore della Corea del Sud e dalla Guardia costiera nipponica.
Il Joint Chiefs of Staff (Jcs) di Seul ha dichiarato che i due missili balistici a corto raggio hanno percorso prima di cadere in mare rispettivamente 350 km e 250 km, dopo essere stati lanciati intorno alle 16:30 dall’area Sunan della capitale nordcoreana.
Il leader della Corea del Nord Kim Jong-un
Secondo le autorità della Corea del Sud i test condotti da Kim Jong-un danneggiano la pace e la stabilità della penisola e rappresentano una chiara violazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite.
“Seguiremo e monitoreremo gli sviluppi insieme agli Stati Uniti in preparazione di ulteriori provocazioni, pur mantenendo una ferma posizione di prontezza basata sulla nostra capacità di rispondere in modo schiacciante”, ha fatto sapere il Jcs attraverso una nota.
La reazione del Giappone
Anche la reazione del Giappone non si è fatta attendere. Il ministro della Difesa nipponico Toshiro Ino ha affermato che è stata presentata una forte protesta contro la Corea del Nord attraverso i canali diplomatici di Pechino.
Il segretario capo di gabinetto Hirokazu Matsuno ha condannato gli ultimi lanci descrivendo la situazione “assolutamente inaccettabile”. “La rapida escalation di provocazioni della Corea del Nord in una serie di azioni minaccia la pace e la sicurezza della regione del Giappone e della comunità internazionale”, ha dichiarato ai giornalisti.
Il presunto supporto di Pyongyang a Mosca
Mentre i lanci dei missili nordcoreani nel Mar del Giappone proseguono a oltranza, non si spengono le voci sui presunti aiuti militari che Pyongyang starebbe fornendo a Mosca nell’ambito della guerra in Ucraina.
Secondo quanto affermato dalla Casa Bianca la Corea del Nord avrebbe recentemente completato una prima consegna di armi, razzi e missili a una compagnia militare russa privata, il Gruppo Wagner. Stando a un rapporto dei media giapponesi avrebbe anche spedito una grande quantità di munizioni.
Il ministro degli esteri di Pyongyang ha prontamente smentito le indiscrezioni, definendole “infondate”, specificando che il Paese non ha mai condotto transazioni di armi con la Russia.