Omicron, Giorgio Palù parla di isteria: la proposta dei tamponi a casa da caricare online
Il presidente dell'Aifa, intervenuto a Porta a Porta, parla di "isteria" da variante Omicron e si dice favorevole a cambiare rotta sul bollettino
“Ormai c’è l’isteria” ed è causata dalla variante Omicron. Così Giorgio Palù, presidente dell’Aifa. L’esperto, nel corso dell’ospitata a ‘Porta a Porta‘ (Rai Uno), ha dichiarato che adesso bisogna “cominciare a parlare della differenza tra infezione e malattia”, in quanto “esistono vari gradi malattia”.
Palù, come molti altri esperti, ha sottolineato che “essere positivo non vuol dire essere malato”. Certo i contagi crescono ma ciò non deve spaventare oltre misura: questo il ragionamento del numero uno dell’Aifa.
Omicron, il picco e poi la decrescita: la previsione del presidente dell’Aifa
“Con questa ondata – ha evidenziato – ci dobbiamo aspettare una continua crescita del virus, poi quando il picco sarà raggiunto ci sarà la decrescita come sta incominciando nel Regno Unito e in Olanda, come già avvenuto in Sud Africa”.
Secondo Palù i dati relativi al Covid a cui fare riferimento sono quelli “del vero impatto sanitario”. Altrimenti detto, si deve guardare “a quanti vanno in rianimazione” e a “quanti sono ospedalizzati”.
“C’è ormai l’isteria di Omicron – ha ribadito -. Facciamo come nel Regno Unito dove hanno deciso che si facciano pure i tamponi a casa e poi li mettono on line su un fascicolo elettronico. Questo semplifica molte di quelle code che vediamo nelle farmacie”.
Palù, pensando a quante persone si sono infettate recentemente, a coloro che già sono guariti e alle immunizzazioni che stanno raggiungendo il 90% della popolazione sopra i 12 anni, ha affermato di aspettarsi che “la curva vada a decrescere”.
Bollettino Covid da rivedere, anche Palù favorevole a un cambio di rotta
L’esperto ha anche detto di essere ”favorevole ad una comunicazione settimanale o più istituzionale e forse anche più diluita”. La questione della comunicazione dei dati Covid, che oggi avviene quotidianamente attraverso il bollettino giornaliero, in queste ore è tema di dibattito nella comunità scientifica e nel governo.
In tanti spingono per rivedere le modalità con cui vengono diramati i numeri sulla pandemia. Tra gli scienziati, Matteo Bassetti è la voce più ferma nel sostenere che vada subito effettuato un cambio di rotta. Il Comitato tecnico scientifico (Cts) discuterà a breve della questione, fornendo il proprio parere al governo che dovrà poi decidere in quale direzione muoversi.