Omicidio Willy, in una chat il piano per scagionare i fratelli Bianchi: i messaggi degli amici e le minacce
La "gang dello scrocchio" aveva provato a mettere in piedi un piano per scagionare gli amici, ma gli investigatori hanno scoperto tutto
Un gruppo di amici di Gabriele e Marco Bianchi, i due fratelli condannati all’ergastolo per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, aveva pensato a un piano per scagionarli già dalla sera stessa della morte del giovane capoverdiano a Colleferro. È quanto emerge dalle indagini che hanno portato alla decisione della condanna dei due fratelli.
Una chat per scagionare i Bianchi
Amici stretti, fedelissimi tanto da mettere in atto un piano per scagionare i fratelli Bianchi. I membri della chat “La gang dello scrocchio” avevano ben chiare le idee in mente, tanto da scrivere nel gruppo tutte le ipotesi per aiutare i due accusati del pestaggio mortale a Willy.
All’interno della chat, oltre i fratelli Gabriele, Marco e Alessandro Bianchi, c’erano anche Vittorio Tondinelli, Omar Sahbani e Michele Cerquozzi, i super testimoni pronti a scagionare i due che a Colleferro picchiarono brutalmente il giovane Willy che si era messo in messo a una discussione tra i Bianchi e un amico.
Il piano e la testimonianza
Come emerso dalle parole del Gip, Cerquozzi e Sahbani sono arrivati preparati all’interrogatorio nelle ore successive all’omicidio di Willy. I due, forse informati dalla stampa o addirittura dai fratelli stessi, hanno infatti fornito la stessa versione dopo essersi presentati spontaneamente alle forze dell’ordine.
Il Gip ha anche riferito che a lanciare l’idea del “sacrificio” dei due sia stato Alessandro Bianchi, il terzo fratello che non è stato coinvolto nel pestaggio ma che aveva prestato a Gabriele e Marco l’auto con la quale si sono allontanati dal luogo del delitto. “Ci sono due super testimoni che possono scagionare i miei fratelli, si sono già presentati dal nostro avvocato” aveva scritto nella chat.
I due, sentiti dalle forze dell’ordine, avevano spiegato che a sferrare uno dei calci fatali a Willy era stato Belleggia e nella chat emerge proprio la versione unica di tutti i membri del gruppo che volevano aiutare i Bianchi.
Le minacce agli amici di Willy
“I carabinieri sanno tutto, sanno cosa abbiamo fatto e che ci siamo messi d’accordo” hanno detto Cerquozzi e Sahbani due settimane dopo, intercettati mentre aspettavano di essere interrogati.
A questo punto, secondo quanto è emerso da alcuni testimoni, il lavoro della “gang dello scrocchio” è passato al convincimento degli amici di Willy. Alcuni conoscenti del ragazzo sono stati avvicinati e minacciati per convincerli di aver visto male a causa del buio e della confusione del momento.
Faiza Roussi, fidanzata con un ragazzo che vive vicino ai due fratelli, è stata indagata per false dichiarazione perché dopo aver fornito una versione uguale agli altri sul calcio di Gabriele Bianchi al petto di Willy, rispondendo in aula ha improvvisamente cambiato versione parlando di un colpo dato da Marco all’anca di Willy.
Intanto i due fratelli sono stati divisi e dovranno scontare l’ergastolo in due carceri diversi.