Omicidio di Luca Sacchi, indagata Anastasia, le nuove rivelazioni
Arrestati altri due giovani, disposto l'obbligo di presentazione in caserma per Anastasia
Svolta nelle indagini per il delitto di Luca Sacchi, il giovane ucciso con un colpo di pistola a Roma la sera del 23 ottobre. Alle prime luci dell’alba i Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza, emessa dal gip della Capitale, che dispone misure cautelari nei confronti di cinque persone. Perquisita l’abitazione della fidanzata di Luca Sacchi, Anastasia, che, riferisce l’Ansa, risulta indagata.
Le accuse ad Anastasia Kylemnyk, fidanzata di Luca Sacchi
Ad Anastasia Kylemnyk, la fidanzata della vittima, è stata applicata la misura dell’obbligo di firma in caserma. La ragazza è accusata di aver tentato di acquistare un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti la sera dell’omicidio. Nel suo zaino, quella sera, erano presenti 70mila euro e non 2mila come emerso in un primo momento.
Giuseppe Cincioni, avvocato difensore di Anastasia, ha detto in alcune dichiarazioni riportate dall’Ansa: “Attendo di conoscere gli atti, anche se già dalla lettura della sola ordinanza emerge chiaramente un ruolo della giovane che non dimostra affatto la consapevolezza di un accordo illecito che, ove pure sussistente, certamente sarebbe intervenuto tra altre persone”.
Anastasia Kylemnyk verrà ascoltata dal gip in un interrogatorio entro la fine della prossima settimana, secondo quanto appreso dall’Ansa.
I genitori di Luca Sacchi hanno fatto sapere tramite i loro legali Armida Decina e Paolo Salice: “Non abbiamo mai avuto dubbi su nostro figlio, lui non c’entra assolutamente nulla con il mondo della droga. Anastasia ci ha mentito su quanto avvenuto quella tragica sera e adesso è chiaro il motivo del suo strano allontanamento. Se ha sbagliato è giusto che paghi“.
Omicidio di Luca Sacchi: quattro persone arrestate
Quattro le misure di custodia cautelare in carcere: oltre ai due ragazzi già in reclusi, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, fermati nei giorni successivi all’omicidio, riporta l’Ansa, è stato arrestato, per concorso in omicidio pluriaggravato, rapina aggravata, detenzione illegale e porto abusivo di arma,un terzo ragazzo 22enne,Marcello De Propris considerato colui che materialmente li ha armati con la pistola.
In carcere anche Giovanni Princi, il pregiudicato 24enne amico del personal trainer ucciso, accusato, insieme ad Anastasia, colpita invece dalla misura dell’obbligo di presentazione in caserma, di aver tentato di acquistare un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti dagli altri tre indagati.
Omicidio Sacchi, nuove rivelazioni da conferenza e ordinanza
Nel corso della conferenza stampa svolta a piazzale Clodio alla presenza del procuratore Michele Prestipino e dell’aggiunto Nunzia D’Elia, è emerso, riporta l’Ansa, che era pari a 70mila euro e non a 2mila la cifra contenuta nello zaino che Anastasia, la fidanzata di Luca Sacchi, aveva la sera del 23 ottobre. I soldi sarebbero serviti all’acquisto di 15 chilogrammi di droga.
Michele Prestipino ha dichiarato che non c’è “nessun elemento, allo stato, per dire che Luca Sacchi fosse coinvolto, partecipe o consapevole della compravendita di sostanza stupefacente”.
Nel corso dell’operazione è stato arrestato anche il padre di Marcello De Propris, Armando, in seguito a una perquisizione nella sua abitazione dove i Carabinieri hanno trovato 1 kg di droga. Nei suoi confronti la Procura ha chiesto una misura cautelare per la detenzione dell’arma ma non accolta dal gip.
Omicidio di Luca Sacchi: le intercettazioni di Valerio Del Grosso
In un’intercettazione riportata dall’Ansa, Valerio Del Grosso, parlando con Marcello De Propris la sera del 23 ottobre e riferendosi ai soldi visti nello zaino di Anastasia, afferma: “Sentime, a parte gli scherzi, sto con un amico mio che conosci, bello fulminato! Ma se invece io vengo a prendeme quella cosa che mi hai detto ieri e glieli levo tutti e settanta? Vengo da te… te faccio un bel re…”. E poi: “Non puoi capire Marce’ quanti sono… mi sta a partì la brocca di brutto”.
Ancora un’intercettazione di Valerio Del Grosso riportata dall’Ansa: “Ti giuro che non volevo colpirlo. Poi ho preso da terra lo zaino contenente il denaro e insieme a Paolo siamo scappati. Scappo in Brasile, tanto abbiamo settantamila euro”. E poi: “Ho fatto una cazzata. Ieri sera verso le 23 ho sparato ad una persona dalle parti di via Latina”.
Nell’intercettazione, Valerio Del Grosso parla di “uno scambio di marijuana di quindici chili in cambio di settantamila euro, poi qualcosa è andato storto ed è iniziata la colluttazione prima con la ragazza presente e poi con gli altri, poi ho notato uno dei presenti mettere la mano nei pantaloni come per estrarre un’arma quindi, visto che anche io avevo con me una pistola, l’ho estratta e ho sparato nella sua direzione“.
L’ordinanza di custodia cautelare per l’omicidio di Luca Sacchi
Nell’ordinanza di custodia cautelare, come riporta l’Ansa, il gip Costantino De Robbio, ha affermato: “Non vi sono dubbi in ordine alla dinamica dei fatti che hanno portato alla morte di Luca Sacchi: è sopravvenuta in seguito ad un colpo di arma da fuoco alla testa esplosogli da distanza di due metri da uno dei due giovani che, pochi istanti prima, erano sopraggiunti a bordo di un’autovettura per aggredirli”.
Ancora Costantino De Robbio, in riferimento a quanto dichiarato da quattro testimoni: “La scena descritta è indubitabilmente quella di una rapina sfociata in un omicidio. Valerio Del Grosso e Paolo Pirino sono scesi e si sono diretti verso la coppia, armati uno di una mazza di ferro e l’altro di una pistola”.
Il gip ha scritto inoltre: “Anastasia ha un ruolo centrale nell’acquisto degli stupefacenti”. Secondo il gip, Anastasia “ha agito con freddezza e professionalità nella gestione della trattativa dell’incarico affidatole di detenzione del denaro e di partecipazione alla delicata fase dello scambio”.
Per il giudice “appare sussistente un concreto rischio di reiterazione di delitti della stessa specie di quelli per cui si procede e solo l’incensuratezza ed il ruolo meramente esecutivo nella compravendita giustificano l’adozione a suo carico della misura non custodiale richiesta dal Pubblico Ministero”.
La Procura di Roma, nelle richieste di applicazione di misura cautelare, ha affermato che “Anastasia dimostra con la sua sorprendente chiusura ad ogni collaborazione con gli organi investigativi per assicurare alla giustizia gli autori del delitto nei confronti del fidanzato la chiara, predominante, volontà di preservare le relazione criminali acquisite nel mondo della droga con il quale non intende recidere i legami”.
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