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Omicidio Pierina Paganelli, nuovo sopralluogo: usato figurante dalla pelle nera per "simulare" Louis Dassilva

Gli inquirenti sono tornati in via del Ciclamino 31, dove si è consumato l'omicidio di Pierina Paganelli. È stato usato un figurante dalla pelle scura

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Continuano le indagini sull’omicidio di Pierina Paganelli. Alle 23 di mercoledì 9 ottobre gli uomini della squadra mobile di Rimini e il dirigente commissario Marco Masia sono tornati in via del Ciclamino 31, dove si trova la palazzina in cui il 3 ottobre 2023 si è consumato il delitto, per un nuovo sopralluogo. Per la morte dell’ex infermiera 78enne è finito in carcere Louis Dassilva, presumibilmente incastrato da numerosi indizi tra cui le immagini delle telecamere di videosorveglianza di una farmacia che lo avrebbe ripreso mentre si dirigeva verso i garage nello stesso orario in cui la donna veniva uccisa. Per questo motivo gli investigatori hanno impegnato un figurante dalla pelle scura.

Un figurante dalla pelle scura in via del Ciclamino 31

Come detto in apertura, intorno alle 23 di mercoledì 9 ottobre la squadra mobile di Rimini agli ordini del commissario Marco Masia sono tornati in via del Ciclamino 31 per un nuovo sopralluogo sulla scena del delitto di Pierina Paganelli.

Gli agenti hanno bloccato gli ascensori di tutti gli 8 condomini che si affacciano su via del Ciclamino, da una parte per evitare rumori che disturbassero i rilievi, dall’altra per stringere il cerchio sulle possibili vie di fuga del killer.

Quindi è entrato in scena il figurante, un uomo dalla pelle scura come Louis Dassilva – in carcere dal 16 luglio come autore dell’omicidio – al quale gli inquirenti hanno fatto fare lo stesso percorso che il killer potrebbe aver imboccato la sera dell’omicidio, il 3 ottobre 2023.

Il figurante è stato fatto camminare dalla strada, di fronte alla farmacia San Michele i cui sistemi di videosorveglianza avrebbero inquadrato l’arrivo dell’assassino, all’ingresso della palazzina. Dopo questa manovra, l’uomo è stato fatto salire lungo le scale che collegano l’autorimessa in cui si è consumata la tragedia fino al piano terra e al terzo piano.

Perché un nuovo sopralluogo?

Con il nuovo sopralluogo gli inquirenti hanno verificato l’attendibilità della prova che ha incastrato Dassilva, ovvero il già citato video registrato dai sistemi di videosorveglianza in cui, secondo la Procura, si vedrebbe il 34enne entrare nel condominio passando per la rampa dell’autorimessa.

Per questo motivo nei prossimi giorni la Procura potrebbe presentare un’istanza di incidente probatorio con il fine di provare scientificamente la qualità del filmato come prova. Lo riporta Ansa.

L’audio dell’omicidio di Pierina Paganelli

È ormai noto che della sera del delitto esiste un audio registrato dalla videocamera di sorveglianza installata nel box di un privato. L’occhio elettronico non ha registrato le immagini dell’omicidio, ma ha catturato l’intera sequenza in sonoro.

Nell’audio è possibile sentire l’arrivo di Pierina Paganelli in auto, il passaggio sopra le griglie al centro dell’autorimessa, l’apertura e la chiusura del box. Infine, si sentono le urla della donna durante la feroce aggressione, il respiro affannato del killer e la sua fuga, catturata con la chiusura di una porta tagliafuoco.

Fonte foto: ANSA

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