Omicidio fidanzati Lecce, chiesto l'ergastolo per Antonio De Marco: le reazione dei genitori delle vittime
"Ergastolo con isolamento diurno per un anno per l’omicida di Daniele ed Eleonora". La richiesta del pm nei confronti di Antonio De Marco
Il 21 settembre 2020 Antonio De Marco, in via Montello (Lecce), piombò in casa dell’arbitro Daniele De Santis (33 anni) e della sua compagna Eleonora Manta (30), ammazzandoli con ferocia con quasi ottanta coltellate “perché erano felici”. “Ergastolo con isolamento diurno per un anno per l’omicida di Daniele ed Eleonora”, è stata la pena invocata dal pubblico ministero Maria Consolata Moschettini al termine della requisitoria nei confronti del ventiduenne di Casarano, ex coinquilino delle vittime.
Omicidio di Daniele De Santis ed Elonora Manta, pm: “De Marco in grado di intendere e di volere”
De Marco è a processo con le accuse di duplice omicidio, aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà. “Il delitto più feroce che abbia mai visto”, ha sostenuto in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno la criminologa Roberta Bruzzone.
Il pubblico ministero, in poco più di due ore, ha riassunto le fasi dell’omicidio e il percorso seguito durante le indagini che hanno portato al fermo dello studente di Scienze infermieristiche di Lecce, reo confesso, autore della mattanza di via Montello.
“È stato ampiamente dimostrato che De Marco fosse in grado di intendere e di volere prima, durante e dopo l’omicidio” ha evidenziato la pm, provando ad allontanare il dubbio che l’imputato fosse affetto da psicopatia o da disturbi dello spettro autistico.
Secondo l’impianto accusatorio il delitto è stato ampiamente premeditato, come testimoniato da vari manoscritti. All’origine della furia omicida ci sarebbe stato probabilmente un sentimento non corrisposto verso De Marco da parte di una sua compagna di corso. L’assassinio avrebbe quindi scatenato la propria rabbia su De Santis e la compagna, pervaso dall’invidia.
Fidanzati uccisi a Lecce, l’ira dei genitori delle vittime su Antonio De Marco: “Ci vorrebbero due ergastoli”
“Per me ci vorrebbero due ergastoli, perché le vittime sono due, non ci sarà mai una condanna giusta per lui. Poiché è molto giovane, prima o poi uscirà dal carcere e continuerà ad uccidere”. Così Rossana Carpentieri, la madre di Eleonora Manta, nel commentare la richiesta di ergastolo per Antonio De Marco.
“Il dolore non passerà mai e l’ergastolo non allevierà mai il nostro dolore. Le nostre ferite non si rimargineranno mai – ha detti il padre di Daniele, Fernando De Santis -. Normalmente si dice che il tempo attenua il dolore, per me il tempo aumenta il dolore e la rabbia. Un gesto del genere è immotivato”.
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