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CRONACA NERA

Omicidio di Giulia Tramontano, spunta una nuova ricerca web di Impagnatiello: si valuta la premeditazione

I pm continuano a sostenere l’ipotesi della premeditazione a carico di Alessandro Impagnatiello, accusato dell’omicidio della fidanzata Giulia Tramontano

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

Una nuova ricerca web effettuata da Alessandro Impagnatiello, reo confesso dell’omicidio della fidanzata incinta Giulia Tramontano, ha indotto gli inquirenti a rivalutare l’ipotesi della premeditazione. Non si conoscono ancora i dettagli della ricerca, ma i nuovi elementi acquisiti dagli accertamenti sui dispositivi sequestrati potrebbero aprire nuovi scenari e rendere ancora più pesante il quadro accusatorio nei confronti del barman 30enne.

Una nuova ricerca web fa pensare alla premeditazione per Impagnatiello

Al momento il gip ha escluso la premeditazione del delitto, ma i pm titolari dell’indagine sembrano essere convinti che Impagnatiello abbia pianificato per tempo l’uccisione della fidanzata.

I nuovi accertamenti tecnici potrebbero avvalorare questa ipotesi. Secondo i magistrati inquirenti, il racconto di Impagnatiello presenta ancora diverse incongruenze emerse dai riscontri scientifici nell’appartamento della coppia a Senago.

L’ipotesi di un complice: cosa non convince gli inquirenti

I magistrati, per esempio, stanno cercando di capire se Alessandro Impagnatiello sia stato aiutato da qualcuno dopo l’omicidio, per pulire la scena del delitto e far sparire il corpo.

Tra gli elementi al vaglio degli inquirenti c’è anche il fatto che, due giorni dopo il delitto, il barman si sia recato nel bar che si trova vicino casa per chiedere al barista se ci fossero telecamere di sorveglianza, se erano attive e se avessero registrato qualcosa.

Il barista, da quanto riportato dalle agenzie di stampa, avrebbe confermato che in quell’occasione Impagnatiello era in compagnia della madre. Al momento, è bene specificarlo, l’unico indagato è il barman 30enne, accusato di omicidio aggravato, soppressione di cadavere e procurata interruzione di gravidanza.

Da sinistra: Alessandro Impagnatiello e Giulia Tramontano

Risolto il giallo di una ricerca su Google

La teoria degli inquirenti è che Impagnatiello avrebbe pianificato nel dettaglio un piano per simulare l’allontanamento volontario di Giulia Tramontano e il suo suicidio.

Da qui l’idea di non lasciare passaporto e cellulare nel tombino in cui sono stati trovati patente, bancomat e carta di credito della donna. Intorno al racconto di Impagnatiello, che per gli investigatori ha una personalità “narcisista e manipolatrice”, ci sono molti punti oscuri.

Tuttavia, almeno il mistero della ricerca su Google effettuata dal 30enne su “come inviare messaggi WhatsApp programmati” sembra essere risolto. Secondo ambienti investigativi, Impagnatiello cercava di programmare da remoto le risposte di Giulia ai suoi finti messaggi di disperazione così da depistare le indagini.

Fonte foto: ANSA

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