Trovato il coltello usato da Alessandro Impagnatiello per uccidere Giulia Tramontano: si cerca il cellulare
Svolta nelle indagini per l'omicidio di Giulia Tramontano: trovati i documenti e il coltello usato da Alessandro Impagnatiello, manca il cellulare
Svolta nelle indagini per l’omicidio di Giulia Tramontano. Martedì 6 giugno i carabinieri, col supporto dei vigili del fuoco, hanno trovato i documenti della donna incinta uccisa al settimo mese di gravidanza dal fidanzato – reo confesso – Alessandro Impagnatiello. Li aveva gettati in un tombino della fermata della metropolitana ‘Comasina’, a Milano. All’appello manca ancora il cellulare, ma è stato trovato il coltello usato per uccidere Giulia.
- Trovati documenti, carta di credito e bancomat
- Decisive le indicazioni di Alessandro Impagnatiello: si cerca il cellulare
- Trovato il coltello usato per uccidere Giulia
Trovati documenti, carta di credito e bancomat
I carabinieri di Milano hanno trovato la patente, il bancomat, la carta di credito e il cellulare di Giulia Tramontano in un tombino nel parcheggio della metropolitana Comasina a Milano.
Proseguono le ricerche dei militari anche nell’abitazione del delitto a Senago, nel Milanese.
Il luogo dove è stato trovato il cadavere di Giulia Tramontano
Decisive le indicazioni di Alessandro Impagnatiello: si cerca il cellulare
Sarebbe stato proprio Alessandro Impagnatiello, il fidanzato di Giulia Tramontano, ora in carcere per l’omicidio, a spiegare agli inquirenti e agli investigatori di aver gettato le “carte (…) nello stesso tombino dove ho buttato il cellulare, mentre il passaporto l’ho bruciato la sera in cui ho ucciso Giulia”. Lo riporta l’Ansa, citando il verbale dell’interrogatorio.
Intanto proseguono le ricerche dei militari, con la collaborazione dei vigili del Fuoco di Milano, per trovare anche il cellulare della 29enne.
Trovato il coltello usato per uccidere Giulia
Giovanni Cacciapuoti, legale della famiglia di Giulia Tramontano, ha dichiarato che l’arma del delitto “è stata indicata e sarà repertata. Sapremo tutto quanto all’esito”.
Si tratterebbe di un coltello, usato da Impagnatiello per uccidere la donna (avrebbe cercato come farlo online).
Dopo l’omicidio, il killer l’avrebbe lavato e riposto in un ceppo portacoltelli sopra il frigorifero della cucina.
Poco prima avevano lasciato la casa senza rilasciare dichiarazioni anche il pm Alessia Menegazzo e il procuratore aggiunto Letizia Mannella.