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CRONACA NERA

Omicidio di Francesca Deidda, il marito Igor Sollai confessa dopo 6 mesi: nascose il cadavere in un borsone

Risolto l'omicidio della 42enne Francesca Deidda: l'assassino è il marito Igor Sollai, che ha confessato. Il corpo della donna venne trovato in un borsone

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Igor Sollai ha infine confessato l’omicidio della moglie Francesca Deidda: dopo oltre sei mesi durante i quali si era sempre professato innocente, il 43enne ha ammesso di avere ucciso la donna e di averne occultato il corpo. Sollai era già da tempo in carcere accusato di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere.

Il ritrovamento del corpo di Francesca Deidda

La 42enne Francesca Deidda sparì nel nulla a San Sperate, nella provincia del Sud Sardegna, lo scorso 10 maggio. I suoi resti vennero trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.

L’interrogatorio di Igor Sollai

Sollai è stato ascoltato in carcere a Uta dal pm Marco Cocco nel corso di un interrogatorio durato quattro ore. L’uomo ha confessato il femminicidio descrivendo come ha ucciso la moglie per poi liberarsi del corpo.

Carabinieri sul punto in cui è stato trovato il borsone da calcio, accanto a un albero, con all’interno il corpo di Francesca Deidda.

Come riporta l’Unione Sarda, Sollai non avrebbe invece parlato del movente. L’interrogatorio potrebbe riprendere la settimana prossima.

L’autopsia sul cadavere di Francesca Deidda, effettuata a fine luglio, ha rivelato come la donna sia stata uccisa con un violento colpo alla testa, inferto sulla parte frontale, sferrato con un corpo contundente pesante ma piccolo.

Sollai aveva cercato di sviare le indagini

Sempre a luglio si registrò un’altra svolta nelle indagini, con il ritrovamento di tracce di sangue sul divano che Igor Sollai aveva tentato invano di vendere. Altre tracce biologiche vennero trovate nell’auto di famiglia, anche questa messa in vendita dal marito.

Sollai, che è sempre stato il sospettato numero uno, si trova in carcere dall’8 luglio scorso, dieci giorni prima del ritrovamento del corpo della moglie.

A far convergere i sospetti su di lui, fra le altre cose, anche i tracciati del gps della sua auto. Sollai, infatti, si recava spesso sul luogo dove sono stati trovati i resti della donna. Durante gli interrogatori aveva inoltre reso dichiarazioni poco convincenti.

Prima di essere arrestato aveva impersonato la moglie, utilizzando lo smartphone della donna per mandare messaggi ad amici e parenti che chiedevano notizie.

Il possibile movente

Come riporta Sky TG24, gli investigatori ritengono che Sollai avesse un’altra donna e che puntasse a intascare i soldi dell’assicurazione sulla vita firmata dalla moglie.

Fonte foto: Facebook - Francesca Deidda / ANSA

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