Omicidio di Candido Montini a Garzeno, il 17enne fermato nega di aver ucciso l'ex vicesindaco: cosa sappiamo
Il 17enne in carcere per l'omicidio di Candido Montini a Catasco di Garzeno (Como) nega di essere l'assassino dell'ex vicesindaco. Le ipotesi
Dal carcere Beccaria, il 17enne arrestato per l’omicidio di Candido Montini a Garzeno (Como), nega ogni attribuzione. Secondo una versione fornita dalla nonna ai giornalisti, il nipote il giorno del delitto si sarebbe trovato a lezione di scuola guida per la moto, ma gli inquirenti potrebbero essere in possesso di elementi che sconfessano questa versione.
Il 17enne nega l’omicidio
Il 17enne arrestato per l’omicidio di Candido Montini nega di essere il responsabile del delitto. Il giovane ha sostenuto la sua innocenza per l’intera durata dell’interrogatorio, anche quando ha ricevuto la notifica del provvedimento di fermo dopo il quale è stato trasferito al Beccaria di Milano.
L’accusa è di omicidio volontario. A sostenere l’estraneità ai fatti del 17enne è anche la nonna, che mentre il nipote si trovava in caserma lunedì 21 ottobre, ai giornalisti ha spiegato che il giovane il 24 settembre si trovava a scuola guida. Lo riporta Ansa.
Tuttavia, l’alibi non convincerebbe gli inquirenti. Come riporta Il Giorno, secondo una prima ipotesi si tratterebbe di una rapina finita nel sangue.
Le indagini continuano, e mentre scriviamo sono stati eseguiti i rilievi all’interno dell’abitazione in cui il minore vive insieme ai genitori.
Chi è il 17enne
Il 17enne sarebbe un lontano parente di Candido Montini. Appassionato di musica trap e con due singoli pubblicati – come scrive Il Giorno – avrebbe conoscenze con una baby gang che per un lungo periodo si sarebbe resa protagonista di furti e rapine nel territorio dell’Alto lago di Como, anche se per il momento non risulta che il minore avesse preso parte a questi reati.
Come già detto, il ragazzo ha negato di aver ucciso Candido Montini. I carabinieri sono arrivati a lui dopo aver prelevato su base volontaria i campioni di Dna ai residenti di Garzeno e dintorni. Trattandosi di un minorenne, a dare il consenso per il prelievo sono stati i genitori.
Non è dato sapere se le tracce ematiche e le impronte rinvenute all’interno dell’abitazione di Montini siano compatibili con il 17enne, almeno per il momento.
L’omicidio di Candido Montini
Candido Montini, 76enne ex vicesindaco di Catasco di Garzeno, è stato ucciso il 24 settembre nella sua abitazione. Anche se in pensione, Montini gestiva un negozio di alimentari. L’allarme è stato dato dal fornaio, dato che quel pomeriggio il 76enne non si era presentato al consorzio.
Il corpo della vittima si trovava sul pavimento accanto al divano. Nella casa non c’erano segni di effrazione, quindi probabilmente l’anziano aveva aperto la porta al suo assassino. Ancora, Montini era a piedi nudi e in abiti casalinghi, probabilmente perché quando è arrivato il killer stava riposando.