Omicidio Cerciello, a processo il carabiniere che scattò foto di Hjorth bendato in caserma: le accuse
Silvio Pellegrini aveva condiviso la foto su WhatsApp, è accusato di abuso d'ufficio e rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio
Silvio Pellegrini, il carabiniere che aveva scattato la foto di Christian Gabriel Natale Hjorth bendato in caserma a Roma dopo l’omicidio di Mario Cerciello Rega, andrà a processo. A deciderlo è stato il gup di Roma che lo ha rinviato a giudizio.
Fotografò americano bendato le accuse
Il carabiniere Silvio Pellegrini, accusato di aver scattato la foto a uno dei due ragazzi americani condannati all’ergastolo per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, era stato iscritto nel registro degli indagati dopo le rimostranze fatte dai legali dei presunti killer.
Dopo aver scattato la foto, che ritraeva Christian Gabriel Natale Hjorth bendato mentre era in stato di fermo in una caserma romana dell’Arma, Pellegrini avrebbe diffuso l’immagine tramite una chat di WhatsApp, con lo scatto arrivato anche sui social.
Per questo motivo il carabiniere è stato accusato di abuso d’ufficio e rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio, è stato rinviato a giudizio dal gup di Roma e il processo è stato fissato al prossimo aprile, nel quale Hjorth si è costituito parte civile.
Carabiniere a processo, aperta indagine dalla Procura Militare
In relazione alla divulgazione dello scatto un’indagine era stata aperta anche dalla Procura Militare. Sul punto è stata sollevata la questione di giurisdizione tra giustizia ordinaria e militare.
Nel capo di imputazione, si legge che Pellegrini “in violazione della disposizione che fa divieto di pubblicare l’immagine di persona privata della libertà personale ripresa mentre si trova sottoposta all’uso di manette ai polsi” aveva fotografato Hjorth e diffuso “su almeno due chat whastapp”. “Arrecava a Natale Hjorth un danno ingiusto” si legge, col processo che si aprirà con l’accusa di misura di rigore non consentita dalla legge.
Omicidio Cerciello Rega, le condanne
Lo scorso maggio, dopo una lunga camera di consiglio durata 12 ore, Finnegan Lee Elder e Gabriel Christian Natale Hjorth sono stati condannati all’ergastolo per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, ucciso la notte fra il 25 e il 26 luglio 2019 con undici fendenti al torace.
Il carabiniere, in abiti borghesi e disarmato, era in servizio con il collega Andrea Varriale per recuperare lo zaino di Sergio Brugiatelli, morto di recente e intermediario nell’acquisto di cocaina entrato in contatto con i due americani. Elder e Hjorth, secondo la difesa, erano convinti di trovarsi di fronte a due malviventi e, puntando il carabiniere, lo ferirono a morte.