Omicidio Carol Maltesi e il processo d'appello a Davide Fontana: cosa è successo la notte dell'11 gennaio 2022
Per l'omicidio di Carol Maltesi il killer Davide Fontana, già condannato a 30 anni, è di nuovo a processo. Cosa accadde la notte dell'11 gennaio 2022
Il processo d’appello a carico di Davide Fontana partirà mercoledì 21 febbraio, dopo che la Procura ha chiesto l’ergastolo per l’omicidio di Carol Maltesi consumatosi l’11 gennaio 2022. Il vicino di casa nonché ex fidanzato della vittima era stato condannato a trent’anni in Corte d’Assise mentre la Procura gli contestava le aggravanti della premeditazione, la crudeltà e i motivi futili e abbietti. Fontana uccise Carol Maltesi, 26 anni, mentre in casa della vittima filmavano una prestazione per la piattaforma ‘OnlyFans’. L’assassino sezionò il corpo della donna e ne conservò i pezzi in un congelatore.
Il processo d’appello a Davide Fontana
Come riporta ‘Ansa’, mercoledì 21 febbraio inizierà il processo d’appello a Davide Fontana, bancario e food blogger di 44 anni in carcere per l’omicidio di Carol Maltesi.
La Procura ha impugnato la sentenza di primo grado emessa dalla Corte d’Assise che ha condannato a 30 anni Fontana, per il quale l’accusa chiede l’ergastolo nonché il riconoscimento delle aggravanti della premeditazione, la crudeltà e i motivi futili e abbietti.
Gli avvocati Stefano Paloschi e Giulia Ruggeri, difensori di Fontana, continueranno sulla strada verso le attenuanti generiche già riconosciute in primo grado e che hanno portato, appunto, alla condanna a 30 anni anziché all’ergastolo.
Inoltre, la difesa di Fontana punta verso la richiesta del rito abbreviato per ottenere lo sconto di un terzo della pena.
L’omicidio di Carol Maltesi
Carol Maltesi e Davide Fontana avevano avuto una relazione, e dopo la rottura avevano continuato a frequentarsi. Entrambi vivevano a Rescaldina, alle porte di Milano, dove erano vicini di casa.
Nella notte tra il 10 e l’11 gennaio 2022 i due si incontrarono nell’appartamento di lei per girare un filmato erotico per la piattaforma OnlyFans. La 26enne doveva apparire legata e incappucciata, ma durante le riprese l’ex fidanzato e dirimpettaio la colpì ripetutamente con un martello. Dopo essersi reso conto di averla uccisa, Fontana le tagliò la gola con un coltello da cucina.
Dopo essere rimasto per diverso tempo a osservare il cadavere, si servì di un seghetto per tagliare a pezzi il cadavere. In un primo momento tentò di disfarsi del corpo carbonizzandolo su un barbecue, ma resosi conto dell’impresa impossibile conservò i frammenti in un congelatore acquistato per quel preciso scopo.
Nel frattempo si appropriò della vita di Charlotte Angie, l’alter ego di Carol Maltesi su OnlyFans, rispondendo ai messaggi dei fan ma anche a quelli del padre di lei che dall’11 gennaio chiedeva sue notizie.
Dopo averlo conservato per due mesi, Davide Fontana gettò il corpo in una discarica di Paline di Borno, in provincia di Brescia. Nel marzo dello stesso anno i quattro sacchi nei quali il 44enne aveva suddiviso il cadavere della vittima furono rinvenuti e riconosciuti dopo un appello dei carabinieri per chiedere aiuto alla cittadinanza.
Davide Fontana, messo alle strette dagli investigatori, confessò l’omicidio.
La giustizia riparativa
Il 12 dicembre 2022, di fronte alla Corte d’Assise di Busto Arsizio, Davide Fontana raccontò i dettagli dell’omicidio e spiegò che aveva iniziato a sezionare il cadavere “qualche giorno dopo, dopo aver acquistato un seghetto dal Brico”.
L’avvocato Stefano Paloschi ha raccontato all’Ansa che per il suo assistito “si sta avviando la fase della fattibilità concreta” di un percorso di giustizia riparativa di almeno due anni durante i quali Davide Fontana dovrà confrontarsi con il suo gesto non tramite una pena alternativa, piuttosto attraverso un mediatore che lo aiuti ad ammorbidire il suo rapporto con la società.
I famigliari di Carol Maltesi, tuttavia, sin dall’inizio hanno riferito la loro intenzione di non incontrare Fontana.