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Omicidio a Garzeno di Candido Montini, il trapper 17enne fermato sarebbe un parente dell'ex vicesindaco

Il trapper 17enne fermato per l'omicidio a Garzeno di Candido Montini e la vittima, ex vicesindaco, sarebbero imparentati: le ultime notizie

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Il caso dell’omicidio a Garzeno di Candido Montini è arrivato a un punto di svolta, dopo che un trapper 17enne, a quanto pare imparentato con l’ex sindaco ucciso, è stato fermato per il delitto.

La svolta nell’omicidio di Candido Montini a Garzeno

Nella mattinata di lunedì 21 ottobre, i carabinieri del nucleo investigativo di Como hanno prelevato da casa sua e portato in caserma, con l’accusa di omicidio volontario aggravato, un ragazzo di 17 anni di Garzeno, autore di canzoni di musica trap. Stando all’ipotesi formulata dagli investigatori, sarebbe lui l’autore dell’omicidio di Candido Montini avvenuto lo scorso 24 settembre. Il sospetto è che l’omicidio sia legato a questioni economiche.

In base a quanto riferito da Laprovinciadicomo, sarebbe stata decisiva una traccia di dna trovata sulla scena del crimine. I carabinieri erano a conoscenza della via di fuga dell’assassino dell’ex vicesindaco (una stradina pedonale tra le case e vecchi legnaie): proprio lì sono stati trovati il portafogli della vittima e il coltello usato dal killer. Con quest’ultimo, il presunto assassino si sarebbe ferito a una mano e il suo sangue sarebbe stato trovato in casa.

Garzeno.

L’interrogatorio del 17enne fermato per l’omicidio di Candido Montini

Fino alle ore 22 di lunedì, il 17enne sospettato del delitto ha risposto alle domande del Pubblico ministero della Procura dei minori di Milano. Al termine dell’interrogatorio, il giovane è stato fermato per omicidio volontario e portato al Beccaria.

Il giovane ha continuato a ribadire la sua estraneità ai fatti contestati e la nonna del ragazzo, all’uscita dalla caserma, ha riferito ai giornalisti presenti che suo nipote non può essere il killer di Candido Montini, dal momento che quel giorno stava svolgendo una lezione di scuola guida a Dongo.

Anche al Corriere della Sera, la famiglia del 17enne ha giurato con rabbia: “Noi abbiamo le mani pulite“. Nonostante quanto dichiarato dalla nonna del giovane, nell’impianto dei carabinieri ci sarebbe, però, piena aderenza tra il timing dell’omicidio e l’allontanamento del presunto assassino.

Candido Montini e il suo killer sono parenti?

Il Corriere della Sera ha svelato un ulteriore dettaglio sul delitto di Garzeno: Candido Montini era imparentato con la famiglia del 17enne fermato per il suo omicidio. Ci sarebbero rapporti di cuginanza.

 

Fonte foto: Facebook Garzeno protagonista

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