Olena Zelenska e Yulia Navalnaya non vanno da Joe Biden: cosa c'è dietro il rifiuto dell'invito del presidente
Olena Zelenska e Yulia Navalnaya non andranno negli Usa nonostante l'invito del presidente Biden
Rifiuto alla Casa Bianca. Olena Zelenska e Yulia Navalnaya , rispettivamente moglie del presidente ucraino Volodymyr Zelenski e vedova dell’oppositore russo Alexei Navalny non saranno alla cerimonia del Discorso sullo Stato dell’Unione di Joe Biden. Le ragioni dietro al no.
- Olena Zelenska e Yulia Navalnaya rifiutano Biden
- Le ragioni dietro al rifiuto a Biden
- Le posizioni nazionaliste di Navalny
Olena Zelenska e Yulia Navalnaya rifiutano Biden
Joe Biden terrà il 17 marzo il tradizionale Discorso sullo Stato dell’Unione, l’ultimo di questo suo mandato da presidente. Si tratta di una cerimonia solenne in cui il presidente, davanti ai parlamentari e a diversi personaggi importanti, fa il punto su quanto fatto nell’ultimo anno.
Per l’occasione il presidente aveva invitato Olena Zelenska e Yulia Navalnaya, rispettivamente moglie del presidente ucraino Volodymyr Zelenski e vedova dell’oppositore russo Alexei Navalny a partecipare tra il pubblico.
Entrambe le donne hanno però rifiutato l’invito. Ufficialmente Zelenska deve visitare un orfanotrofio a Kiev proprio in quel giorno, un appuntamento fissato da tempo. Navalnaya ha invece citato il lutto per il marito come ragione.
Le ragioni dietro al rifiuto a Biden
Secondo quanto sostiene il sito del quotidiano Il Messaggero invece, le ragioni dietro al rifiuto di Olena Zelenska e Yulia Navalnaya all’invito di Biden sarebbero altre rispetto a quelle ufficialmente citate da entrambe.
Le due sarebbero infatti divise dalle posizioni politiche dello stesso Navalny, oppositore di Putin deceduto in una prigione oltre il circolo polare artico il 16 febbraio 2024. In passato infatti aveva espresso idee nazionaliste.
In particolare tra il 2007 e il 2008 Navalny aveva partecipato ad alcuni eventi, come la Marcia Russa, a cui erano presenti anche esponenti di partiti di estrema destra. Il blogger nel 2008 aveva anche sostenuto, con commenti razzisti, l’annessione di parte della Georgia al territorio russo.
Le posizioni nazionaliste di Navalny
Tra il 2007 e il 2008 Navalny non era il capo dell’opposizione russa, ma si affacciava soltanto all’attività politica. Da allora le sue posizioni erano molto cambiate, aveva ritirato i suoi commenti razzisti e contro l’immigrazione e si era avvicinato a posizioni liberali.
Come spiegato anche dalla giornalista esperta di Russia Anna Zafesova in un’intervista al sito Italian Digital Media Observatory, la descrizione di Navalny come di un estremista di destra è una mistificazione proveniente dai media russi: “È la stessa cosa successa con l’Ucraina. Queste narrazioni escono esattamente dalle stesse persone e dagli stessi gruppi politici che hanno a lungo cercato inutilmente il regime nazista in Ucraina”.