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Nicotera, agguato in strada: pregiudicato 38enne freddato a colpi di pistola, caccia all'assassino

Un uomo di 38 anni noto alle forze dell'ordine è stato ucciso a colpi di arma da fuoco mentre si trovava in strada a Nicotera: ipotesi delitto mafioso

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Simone Cadoni

GIORNALISTA

Giornalista, scrive di cronaca, politica e altre tematiche legate all’attualità.

Si trovava in strada a piedi, a poca distanza da una trattoria, quando improvvisamente è stato ucciso a colpi di pistola. È morto così Giuseppe Muzzupappa, un uomo di 38 anni con precedenti alle spalle. L’agguato è stato compiuto nella frazione marina di Nicotera, nella provincia di Vibo Valentia in Calabria, nella tarda serata di sabato 27 novembre. L’omicida dopo il delitto a sangue freddo si è dato alla fuga.

Agguato mortale a Nicotera, indagini in corso

La vittima sarebbe stata raggiunta dai proiettili intorno alle 21. Stando alle indiscrezioni ad allertare i soccorsi e le forze dell’ordine sarebbe stata una donna. Come riportato dal Corriere della Calabria quando si è accorta di quanto accaduto Muzzupappa era ancora vivo.

Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri della Compagnia di Tropea e del Reparto operativo del Comando provinciale dell’Arma di Vibo Valentia, che hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica dell’omicidio e individuare il killer.

L’omicidio si è consumato in una strada della frazione Marina di Nicotera, nel Vibonese

Ipotesi regolamento di conti

Per identificare l’assassino, che dopo aver compiuto l’efferato gesto è riuscito a far perdere le sue tracce, gli inquirenti starebbero accertando l’eventuale presenza di testimoni e analizzando le immagini di videosorveglianza delle telecamere presenti nella zona del delitto.

Al momento nessuna pista sarebbe esclusa, compresa quella della vendetta e del regolamento di conti nell’ambito della criminalità del territorio.

I precedenti di Muzzupappa

Giuseppe Muzzupappa, come detto, era già noto alle forze dell’ordine. Secondo quanto emerso era un pregiudicato vicino agli ambienti della criminalità locale.

Nel 2019 era stato indagato per tentato omicidio e detenzione illegale di armi, insieme a un cugino di 31 anni, in relazione a un presunto progetto finalizzato ad assassinare un appartenente alla cosca di ‘ndrangheta dei Loielo nell’ambito della faida che la vede contrapposta a quella degli Emanuele. Per questo l’ipotesi degli inquirenti è che possa essersi trattato di un delitto di stampo mafioso.

 

Fonte foto: iStock

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