Nicola Zingaretti si dimette da Presidente della Regione Lazio: "Si chiude una storia di rinascita"
Zingaretti ha firmato le sue dimissioni: "Da Regione in bancarotta lasciamo 18 miliardi di euro di investimenti"
Nicola Zingaretti ha firmato: oggi, giovedì 10 novembre, si dimette dalla carica di Presidente della Regione Lazio. L’annuncio è arrivato con una nota pubblicata su Facebook e un ultimo discorso tenuto al Tempio di Adriano in piazza In Pietra.
- Nicola Zingaretti si dimette
- Il discorso al Tempio di Adriano: sanità, lavoro, rifiuti e trasporti
- Il dopo-Zingaretti
Nicola Zingaretti si dimette
L’intenzione di firmare le dimissioni sono note da ieri, mercoledì 9 novembre, quando l’ormai ex Presidente della Regione Lazio ha pubblicato una nota sui social.
“Dopo 10 anni si chiude una bellissima storia di rinascita”, ha scritto Zingaretti per poi aggiungere per chi verrà chiamato a governare la Regione: “Da Regione in bancarotta lasciamo 18 miliardi di euro di investimenti per l’economia, le imprese, per il lavoro, per i giovani, le donne. Per ridurre le disuguaglianze”.
Gli stessi punti, questi, toccati oggi al Tempio di Adriano dove il Presidente uscente ha salutato i suoi sostenitori con un bilancio di quanto è stato fatto durante il suo mandato. Il motivo delle sue dimissioni è legato all’incompatibilità tra cariche: Zingaretti, infatti, il 25 settembre è stato eletto alla Camera.
Il discorso al Tempio di Adriano: sanità, lavoro, rifiuti e trasporti
Al Tempio di Adriano Nicola Zingaretti ha ricordato tutto ciò che è stato fatto nei 10 anni in cui ha condotto la Regione Lazio.
“Sono arrivato e mi dissero che rischiavamo di non poter pagare gli stipendi. Adesso lascio al successore quasi 18 miliardi di euro di investimenti”, afferma Zingaretti per poi spostare l’attenzione sulla sanità: “Siamo partiti con un commissariamento, oggi abbiamo fatto ripartire le assunzioni indeterminate e creato una rete di servizi di prossimità, sbloccando l’edilizia sanitaria”.
Inevitabile l’excursus sul lavoro: “In questi dieci anni il Lazio è stata la prima regione italiana per crescita occupazionale: tra il 2012-2020 abbiamo segnato un +5,6%. Abbiamo poi lanciato 1.800 startup e reso attive le politiche del lavoro, investendo oltre 500 milioni nel settore”.
Per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti, Zingaretti ricorda la chiusura del termovalorizzatore di Colleferro e la bonifica della valle del Sacco, misure che hanno portato un incremento della raccolta differenziata del 40% rispetto al 2013.
A proposito di trasporti, invece, il Presidente uscente ha ricordato “il rinnovo quasi del 100% dei bus Cotral e dei treni regionali per i pendolari. Una nuova rete ciclabile e dei cammini tra cui il sogno realizzato della ciclomare”.
Zingaretti si dimette dopo la sua elezione nel 2013, quando vinse sul candidato di centro-destra Francesco Storace con il 40,65% dei voti.
Nel suo ultimo giorno da Presidente, Nicola Zingaretti ha anche fatto visita al mausoleo delle Fosse Ardeatine in cui riposano i 335 martiri della rappresaglia nazista del 24 marzo 1944. In questo luogo della memoria Zingaretti ha deposto una corona.
Le sue parole sui social: “La libertà e la democrazia non ce le hanno regalate. Sono state conquistate, anche con la vita, e ora vanno difese”.
Il dopo-Zingaretti
Con le dimissioni di Zingaretti la Regione Lazio andrà al voto anticipato. Per il momento il Presidente facente funzioni sarà Daniele Leodori, già vicepresidente in carica.
Per il momento non è possibile conoscere il giorno in cui si andrà al voto, ma secondo le prime stime pubblicate da Repubblica se ne potrebbe parlare per il 22 gennaio.