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Nella chat di classe pedopornografia, battute sull'Olocausto e altri orrori: indagati sei minorenni a Como

Sei minorenni di un liceo di Menaggio (Como) sono indagati per vari reati: nella chat di classe condividevano foto pedopornografiche e altri orrori

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Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

Dalla provincia di Como emerge un nuovo caso che getta di nuovo una luce oscura sui comportamenti delle giovani generazioni nelle scuole italiane. Diversi minorenni  si scambiavano terribili materiali nella chat di classe e ora sono indagati dalla Procura.

La chat di classe nel liceo di Menaggio

Stando a quanto riportato da fonti locali come La Provincia di Como, tutto è accaduto nel corso dell’ultimo anno scolastico nel liceo Vanoni di Menaggio. Circa venti ragazzi di una prima, giovanissimi quindi, hanno creato una chat di classe per scambiarsi informazioni su compiti e lezioni.

Ben presto, però, alcuni di loro hanno “dirottato” lo spazio virtuale iniziando a riempirlo di contenuti decisamente non adatti all’età e al contesto. Molti dei partecipanti non si sono mai fatti coinvolgere, ma la questione è andata avanti per tutto l’anno.

Sul caso indagano i carabinieri di Menaggio

Tra gli elementi più gravi emersi, l’uso di foto di professori scattate di nascosto e usate per prese in giro e pesanti diffamazioni anche di natura sessuale, attribuendo loro false condotte nei confronti degli studenti.

Pedopornografia e Olocausto: cosa c’era nella chat

Oltre al comportamento illecito nei confronti dei docenti, nella chat i sei studenti coinvolti – cinque ragazze e un ragazzo tra i 14 e i 16 anni – si mandavano anche contenuti orribili. Scene dell’Olocausto usate per ridere, inneggiamenti al fascismo e al nazismo, immagini di bambini che subiscono atti sessuali.

Il corpo docente è venuto a sapere verso fine anno della deriva che aveva preso quella chat e, considerata la gravità dei contenuti, ha tenuto subito un consiglio di classe straordinario sospendendo gli studenti coinvolti. Ma non è tutto, perché nei loro confronti ha deciso di muoversi anche la Procura dei Minori.

Di quali reati sono accusati i 6 studenti minorenni

Come riportato dalle fonti locali, i carabinieri di Menaggio hanno studiato a fondo quello scambio di messaggi e hanno compilato così un lungo elenco di reati, inviati poi alla Procura dei Minori perché tutti i coinvolti hanno più di 14 anni.

Si va dalla diffamazione aggravata nei confronti dei docenti fino all’interferenza illecita nella vita privata. Non mancano però anche accuse di pornografia minorile e apologia del fascismo.

Quanto accaduto è l’ennesimo grave episodio che coinvolge giovanissimi nelle scuole italiane. Ad aprile, in una scuola media di Roma è emerso che due ragazzi di 14 anni facevano circolare immagini di compagne nude realizzate con l’ausilio di un’app. Anche in questo caso, indaga la Procura.

Fonte foto: iStock

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