Nel caso Boccia - Sangiuliano entra Alfonso Signorini: la mail sulle foto comprate dal direttore di Chi
Caso Boccia-Sangiuliano e le foto finite nelle mani di Alfonso Signorini: lo scambio di mail tra il direttore di Chi e l'ex ministro
Nuovi dettagli sul caso che vede protagonisti Maria Rosaria Boccia e Gennaro Sangiuliano: Il Fatto Quotidiano è andato a fondo in merito alla questione delle paparazzate dell’esperta di comunicazione e dell’ex ministro; foto che sarebbero state acquistate la scorsa estate (ma non pubblicate) dal magazine Chi diretto da Alfonso Signorini.
- Foto Boccia-Sangiuliano: le mail scambiate con Alfonso Signorini
- Signorini smentisce di aver acquistato le foto
- Signorini perde la pazienza con Sangiuliano: "Adesso mi girano le..."
Foto Boccia-Sangiuliano: le mail scambiate con Alfonso Signorini
La vicenda relativa agli scatti risale a quando l’affaire Boccia-Sangiuliano non era ancora divenuto di dominio pubblico. Il Fatto Quotidiano ha reso noti alcuni messaggi che si sono scambiati l’ex ministro e Signorini.
“Carissimo Gennaro, eccomi qui – scriveva in una mail Signorini -. Volevo avvisarti che da un paio di settimane mi arrivano al giornale servizi fotografici tuoi in compagnia della tua assistente (al ristorante, per strada…). Niente di compromettente”.
“L’unica cosa – proseguiva Signorini – è che una di queste agenzie insieme alle foto vendeva la notizia che ti sei separato da tua moglie, che hai tolto la fede e che hai con la tua assistente una relazione. Io ho acquistato il servizio perché non andasse in giro. Al di là della fondatezza della notizia (che a me non interessa ma a certa stampa “amica” sì) ci tenevo che tu lo sapessi, perché molto probabilmente non molleranno il colpo e ti controlleranno durante l’estate. Un caro saluto!”.
Nel frattempo Sangiuliano informava Boccia della mail ricevuta da Signorini. Lei: “Vuole dei soldi da te?”. “No – la replica dell’allora ministro -. Per fortuna gli ho fatto un grande favore. E comunque non sono foto compromettenti”.
Dopo aver parlato con Boccia, Sangiuliano rispondeva a Signorini: “Grazie di cuore ho letto. Sei un amico. Ovviamente è tutto infondato. Si tratta di una persona che ha un fidanzato e collabora con me. Io sono con mia moglie a fare un weekend e staremo insieme tutta l’estate. Un abbraccio grande”.
Sangiuliano in realtà sapeva che il suo legame con Boccia poteva essere ‘pericoloso’. Infatti così le scriveva dopo la mail di Signorini: “Comunque abbiamo molte invidie addosso. Anche la nostra amicizia attira gelosie”.
Signorini smentisce di aver acquistato le foto
Signorini, contattato da Il Fatto Quotidiano, in parte ha smentito ciò che lui stesso ha scritto a Sangiuliano nella mail, cioè di aver comprato le foto con la Boccia: “Quando ho saputo che dovevamo spendere 12 mila euro per delle foto che non volevano dire niente e con una signora che per me era una sconosciuta ho cambiato idea”.
Anche Sangiuliano è stato raggiunto dal Fatto Quotidiano per un commento sulla questione delle foto e delle mail scambiate con Signorini: “Non mi ricordo di aver scritto o meno questa cosa… Non ho mai avuto favori da Signorini, di nessun tipo. Quand’ero giornalista, ci siamo scambiati qualche cortesia… da giornalista a giornalista. L’avrete fatto anche voi al vostro giornale”.
E ancora: «”Io Signorini lo conosco perché fa il direttore, lui non mi ha mai chiesto nulla. Forse, se ci penso bene, il grande favore potrebbe essere la recensione che gli feci fare del libro di Maria Callas, non mi ricordo se al Tg1 o al Tg2… Ma questo quando non ero ministro”.
Signorini perde la pazienza con Sangiuliano: “Adesso mi girano le…”
Signorini, lette le dichiarazioni dell’ex ministro, ha un po’ perso la pazienza: “Adesso mi girano anche un po’ le p*lle che lui dica che mi ha fatto un grosso favore. Il grosso favore gliel’ho fatto io quando Sangiuliano aveva scritto il libro di Putin e l’ho fatto intervistare sul mio giornale e gli ho dedicato quattro pagine quando faceva il direttore del Tg2”.
“Quelli sono favori che ho fatto io semmai… Se poi lui vuole farsi bello con questo messaggio…”, ha concluso il direttore di Chi.