Multa da 2 mila euro all'ex prof di Bergamo mentre spiega la storia della città agli amici: esercizio abusivo
Esercizio abusivo della professione di guida turistica: i vigili di Bergamo hanno multato una donna che raccontava le bellezze della città agli amici
Una professoressa in pensione si trovava a Bergamo con alcuni amici. La piccola comitiva stava visitando le bellezze di Città Alta e la prof raccontava storie e aneddoti illustrando monumenti e architetture. I vigili l’hanno multata per esercizio abusivo della professione di guida turistica.
- Multata per esercizio abusivo della professione
- La prof annuncia ricorso
- Quando si ha esercizio abusivo della professione
Multata per esercizio abusivo della professione
Il fatto è avvenuto lo scorso 4 aprile. A richiedere l’intervento dei vigili una guida turistica autorizzata. Gli agenti hanno raggiunto la zona e hanno osservato la professoressa e il gruppo per circa un quarto d’ora.
Poi si sono avvicinati e hanno chiesto i documenti. Il loro obiettivo era verificare se la donna fosse iscritta al registro delle guide turistiche.
La Città Alta è il quartiere medievale di Bergamo.
Appurato che non lo era, la prof in pensione ha ricevuto una maxi sanzione amministrativa: 2mila euro.
La donna ha provato a giustificarsi dicendo di stare tenendo una lezione a titolo gratuito di fronte ad un gruppo di amici, ma a nulla sono valse le sue giustificazioni come riporta ‘Bergamonews’.
La prof annuncia ricorso
Dopo 35 anni di servizio come docente di disegno artistico presso la scuola media, la professoressa, oggi pensionata, è un membro del direttivo dell’Università per tutte le età di Casatenovo in provincia di Lecco.
La donna, così come l’Università per tutte le età, ha annunciato che farà ricorso.
I vigili, da parte loro, confermano la correttezza del loro operato: “Abbiamo intensificato l’attività di contrasto delle guide non autorizzate, anche in sinergia con le guide della nostra città”, ha detto a ‘Bergamonews’ la comandante della polizia locale, Gabriella Messina.
Attività di controllo e contrasto che è stata incrementata dall’inizio dell’anno con Bergamo e Brescia capitali italiane della Cultura nel 2023.
Quando si ha esercizio abusivo della professione
La normativa che sanziona l’esercizio abusivo delle professioni è stata inasprita con la legge n.3 dell’11 gennaio 2018.
Tale legge è andata a modificare l’articolo 348 del codice penale. L’articolo sanziona “chiunque abusivamente esercita una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato” con “la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con la multa da euro 10.000 a euro 50.000”.
Alcune fattispecie possono costituire aggravante: “Si applica la pena della reclusione da 1 a 5 anni e della multa da euro 15.000 a euro 75.000 nei confronti del professionista che ha determinato altri a commettere il reato di cui al primo comma ovvero ha diretto l’attività delle persone che sono concorse nel reato medesimo”.