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Morto lo stilista Antonio D'Amico, era stato il compagno di Gianni Versace: aveva 63 anni

L'ex modello e designer era stato a fianco di Gianni Versace fino alla sua scomparsa, da tempo lottava con la malattia

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Il mondo della moda piange lo stilista Antonio D’Amico, a fianco di Gianni Versace fino gli ultimi istanti del suo assassinio. L’ex modello e designer è morto nella notte a 63 anni dopo aver combattuto per diversi mesi contro una malattia. A dare la notizia è stato il suo manager e amico Rody Mirri.

Morto lo stilista Antonio D’Amico, chi era

Antonio D’Amico viveva dal 2002 a Manerba del Garda, in provincia di Brescia, dove aprì insieme a dei soci il ristorante “La Carera”, per poi tornare a dedicarsi alla sua attività di stilista e designer dopo la chiusura del locale.

La sua carriera è stata profondamente intrecciata con quella del genio della moda Gianni Versace, con il quale ha condiviso la propria vita da quando si conobbero nel 1982 fino alla tragica morte dello stilista nel 1997. Per tutti questi anni, D’Amico ha contribuito alle creazioni della linea sportiva di Versace.

Lo stilista fu colpito a soli 16 anni da un’altra scomparsa che segnò la sua vita: la morte della sorella Maria davanti ai suoi occhi a causa di una malattia cardiaca congenita.

La relazione con Gianni Versace

Alla sua morte, il compagno gli lasciò un vitalizio e il diritto di vivere nelle sue proprietà in Italia e negli Usa. Lo stilista optò per ricevere tutta l’eredità in un’unica soluzione e con i soldi ricevuti fondò una sua casa di abbigliamento, che però dovette chiudere dopo alcuni anni per una serie di difficoltà manageriali.

Secondo quanto riportato da Repubblica, D’Amico era di carattere riservato e negli anni successivi alla scomparsa di Versace ha concesso pochissime dichiarazioni e soltanto due interviste.

Antonio D’Amico (a destra) insieme allo stilista Giovanni Cavagna durante una sfilata di alta moda a Roma nel 2005

Il racconto di Gianni Versace

Nell’ultima, rilasciata a dicembre dell’anno scorso in TV a Serena Bortone, ha raccontato la sua storia con Gianni Versace, sottolineando il rifiuto totale della serie tv sulla morte del compagno.

“Quando siamo stati presentati a cena ci siamo lasciati così – ha ricordato Antonio nel corso della trasmissione televisiva – poi dopo qualche mese (perché io ero fuori per lavoro) in cui lui mi scriveva sempre, io mi sono fatto sentire e lui mi ha chiesto il perché non gli avevo mai risposto. Ma io neanche avevo avuto modo di leggere i messaggi”.

D’Amico fu il primo a soccorrere il compagno il giorno del suo assassino, il 15 luglio del 1997, sugli scalini della propria abitazione a Miami Beach: “Fu il giorno che ha tagliato in due la mia vita e la parte che è rimasta si è sotterrata. Quella parte ci ha messo molto a riprendersi, sono ferite che non si rimarginano completamente.”

Quella scena in cui io l’ho ritrovato nella mia testa non si è mai cancellata – ha raccontato – La rivedo ancora oggi, quella mattina voleva per forza andarsi a comprare i giornali, io mi sono alzato sono andato a giocare a tennis e l’ho saputo dopo che era uscito. Nessuno poteva immaginare questo.”

Fonte foto: ANSA

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