NOTIZIE
STORIE

Morto dopo il vaccino AstraZeneca contro il Covid a 35 anni, indennizzo alla moglie e ai 3 figli: la cifra

L’indennizzo riconosciuto alla famiglia dell'uomo morto 10 giorni dopo la somministrazione del vaccino Astrazeneca non esclude ulteriori azioni legali

Pubblicato:

Vincenzo Corrado

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Negli ultimi 16 anni ha ricoperto i ruoli di redattore, caposervizio e caporedattore per diverse testate locali e nazionali occupandosi di cronaca, cultura e sport. Attualmente direttore di una rivista di racconto sportivo

Un tragico caso legato alla somministrazione del vaccino AstraZeneca si è concluso con il riconoscimento di un indennizzo da parte del Ministero della Salute alla moglie e ai tre figli di un 35enne agrigentino, deceduto nel 2021. L’uomo, che aveva ricevuto la prima dose del vaccino contro il Covid, è morto dieci giorni dopo a causa di una miocardite. L’indennizzo di 100.000 euro riconosciuto alla famiglia non esclude la possibilità di ulteriori azioni legali per ottenere risarcimenti aggiuntivi.

Morto dopo vaccino AstraZeneca, indennizzo alla famiglia

Come riporta Agi, l’avvocato della famiglia, Angelo Farruggia, ha sottolineato l’importanza di questo riconoscimento, che potrebbe aprire la strada a nuove richieste per i danni legati alla vaccinazione anti-Covid.

Molti pazienti, infatti, si trovano a fronteggiare diagnosi incerte e difficoltà nel dimostrare un nesso di causalità tra il vaccino e le complicanze riportate, il che rende più difficile accedere a ristori economici.

Il caso dell’uomo agrigentino potrebbe segnare dunque un importante precedente.

Il vaccino AstraZeneca, in particolare, è stato al centro di numerosi dibattiti a livello internazionale a causa della correlazione, seppur rara, con episodi di trombosi e altre patologie gravi.

Le conseguenze della vaccinazione anti Covid

La moglie del 35enne, dopo aver avviato un iter amministrativo, ha ottenuto l’indennizzo, aprendo il campo a ulteriori azioni legali non solo contro lo Stato, ma anche contro le case produttrici dei vaccini.

Il caso solleva questioni etiche e legali sulla gestione delle conseguenze delle vaccinazioni di massa.

Sebbene la vaccinazione sia stata fondamentale per arginare la pandemia, si è fatto strada il dibattito sulla necessità di garantire indennizzi adeguati per chi ha subito gravi conseguenze, in un bilanciamento tra il bene collettivo e i diritti individuali.

La differenza tra indennizzo e risarcimento

Un aspetto cruciale in casi come questo riguarda la distinzione tra indennizzo e risarcimento. L’indennizzo, come quello di 100.000 euro riconosciuto alla moglie e ai figli del 35enne, viene elargito dallo Stato per compensare i danni subiti senza dover dimostrare responsabilità specifiche.

Il risarcimento, invece, a differenza dell’indennizzo, richiede che venga provata una responsabilità diretta, come una negligenza nella produzione o nella distribuzione del vaccino anti Covid.

In questo caso, l’avvocato della famiglia sta valutando la possibilità di intraprendere ulteriori azioni contro la casa farmaceutica AstraZeneca, per ottenere una compensazione economica più elevata e commisurata ai danni subiti.

Fonte foto: ANSA

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963