Morto dopo essere caduto dal balcone di un palazzo a Torino: aveva 39 anni, ipotesi suicidio dal 9° piano
Un uomo di 39 anni è deceduto cadendo dal nono piano del suo appartamento a Torino. L’ipotesi al vaglio è quella di suicidio
Un uomo di 39 anni è deceduto cadendo da un balcone posizionato al nono piano di una palazzina. L’ipotesi al vaglio è quella di suicidio. È successo a Torino, in piazza Toti, in orario serale. Sul posto sono intervenute immediatamente le forze dell’ordine e i soccorsi, che non hanno potuto far altro che constatare il decesso. In queste ore si cerca di capire il motivo del gesto estremo.
I fatti
Alle ore 20:50 di martedì 4 luglio un uomo è precipitato da un balcone ed è deceduto. Secondo le prime ricostruzioni si tratterebbe di suicidio, il secondo della giornata in Italia (dopo il caso della donna in provincia di Caltanissetta). È successo in piazza Toti, a Torino, all’altezza del civico 15.
L’uomo, 39 anni, non ha attirato l’attenzione dei passanti, come accade invece in altri casi di suicidio. Tutto è accaduto molto velocemente secondo i presenti, numerosi per via della vicinanza l’area giochi di Vanchiglietta. L’uomo, dai racconti, si è issato sul bordo del balcone e, senza che nessuno abbia potuto tentare di dissuaderlo, si è tolto la vita.
I soccorsi
Sul posto sono immediatamente intervenute le forze dell’ordine. Tre volanti hanno coperto il corpo dell’uomo in attesa dei soccorsi. I passanti, che hanno chiamato il 112, hanno riferito di aver visto l’ambulanza arrivare e andare via poco dopo.
Nulla da fare per il 39enne. La caduta dal nono piano gli è stata fatale ed è morto, molto probabilmente, sul colpo. Si attendono gli esiti dell’autopsia per chiarire gli ultimi istanti di vita.
Il movente
Ignoto il movente dietro il decesso e, nel caso fosse confermata l’ipotesi di suicidio, per l’estremo gesto. Al momento si cercano le cause del malessere che hanno portato l’uomo di 39 anni a gettarsi dal nono piano. Nelle prossime ore ulteriori dettagli potrebbero emergere dal racconto di amici e parenti.
Oltre al motivo del gesto, non si conosce neppure se l’uomo era o meno seguito da uno specialista. In caso di pensieri suicidi si possono raggiungere linee di supporto. Tra queste proprio il 112, che risponde come emergenza, il Telefono Amico al numero 02 2327 2327 (servizio attivo tutti i giorni dalle 10 alle 24) o la chat di Whatsapp al numero 345 036 1628. In alternativa, al normale costo di chiamata, è possibile mettersi in contatto con Samaritans Onlus al numero 06 7720 8977 dalle 13 alle 22.