Morto il giornalista Arrigo Levi, aveva 94 anni
Il giornalista Arrigo Levi è morto a Modena all'età di 94 anni: di origini ebraiche, era scappato in Argentina per sfuggire alle leggi razziali
Arrigo Levi è morto a Modena, all’età di 94 anni. Giornalista e scrittore, è stato inviato e poi direttore della Stampa. Di origini ebraiche, era figlio di un noto avvocato dell’automobilismo, Enzo, famoso per aver redatto l’accordo fondativo che sancì la nascita della Ferrari.
Morto Arrigo Levi, chi era
Nel 1942 Arrigo Levi è stato costretto a trasferirsi con i genitori in Argentina per sfuggire alle persecuzioni delle leggi razziali.
Tornato a Modena dopo la guerra, si è laureato in Filosofia. Trasferitosi in Israele si è arruolato volontario nelle brigate del Negev e ha partecipato alla prima guerra arabo-israeliana, scrivendo corrispondenze dal conflitto per alcuni quotidiani.
Rientrato in Italia si è trasferito a Londra, dove ha lavorato al programma ‘Radio Londra’ presso la Bbc. Nel 1960 si è trasferito a Mosca e fino al 1962 è stato corrispondente del Corriere della Sera. Quindi il passaggio in Rai nel 1966, dove ha condotto il telegiornale fino al 1968, per poi tornare alla carta stampata nel 1969 come inviato della Stampa, assumendone la direzione dal 1973 al 1978.
Dal 1979 al 1983 ha collaborato con il Times, curando la rubrica di problemi internazionali. In tv ha legato il suo nome a molte trasmissioni della Rai, con una parentesi a Canale 5.
Nel 1988 è diventato capo editorialista del Corriere della Sera e dal 1998 al 2013 è stato consigliere per le relazioni esterne del Quirinale, prima con Carlo Azeglio Ciampi e poi con Giorgio Napolitano.